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Caro bollette: aumentano anche le rate condominiali

Caro bollette: aumentano anche le rate condominiali

Caro bollette: aumentano anche le rate condominiali

I rincari del gas e dell'energia sono destinati a ripercuotersi inevitabilmente anche sulle spese condominali con il rischio di aumento delle morosità. Un esempio su tutti: Giulio Paoloemilio, presidente dell'Aiac Roma, l'associazione italiana amministratori di condominio, ha di recente fatto sapere a RomaToday che nella Capitale potrebbe esserci un rincaro del 15% solo dei costi per l'elettricità. E se il bilancio condominale dovesse includere anche il gas il conto non potrà che essere più salato "con un aumento di almeno il 35/40% per i condomini". A patto che i condomini riescano a ridurre i consumi, altrimenti potrebbe andare anche peggio.

Una situazione denunciata a fine agosto anche da Confedilizia, preoccupata anche dall'aumento di chi non riesce più a far fronte alle spese. Secondo l'organizzazione dei proprietari di case nei condominii "la morosità sta divenendo sempre più elevata e, se non si interviene urgentemente, almeno prevedendo una forte rateizzazione dei pagamenti, molte famiglie - anche in affitto - rischiano di rimanere, di qui a breve, prive dei servizi essenziali".

Consumerismo: "Si rischia l'interruzione delle forniture"

Consumerismo oggi parla di quote che "possono arrivare a quadruplicare rispetto all'anno precedente", mentre "molti condomini non troveranno fornitura sul mercato causa del rischio morosità". L'associazione dei consumatori spiega di aver ricevuto "richieste di aiuto di molti amministratori di condominio in tutta Italia". "In questo momento - si legge nella nota - coloro che sono intestatari di una fornitura hanno la percezione immediata degli abnormi aumenti di luce e gas, ma i condomini si renderanno conto del dramma energia solo alla presentazione del consuntivo da parte degli amministratori, troppo tardi per aggiustare i bilanci familiari alle impennate dei prezzi".

Non solo. Da Consumerismo fanno sapere che "in questo momento gli operatori, soprattutto quelli più in difficoltà, per non dichiarare il default tecnico stanno recedendo in anticipo dai contratti sottoscritti con i condomini, ma ancor più grave stanno richiedendo nuove garanzie".

"Ci è stato segnalato infatti che per continuare a fornire i clienti condomini, molti gestori stanno comunicando la necessità di integrare le garanzie ritenute insufficienti rispetto al momento della stipula" spiega il presidente Luigi Gabriele. "Un caso emblematico è quello di una segnalazione che ci è giunta ove un operatore ha richiesto una integrazione delle garanzie di 30.000 euro pena l’interruzione della fornitura entro 15 giorni".

Consumerismo ha stilato anche una serie di consigli che gli amministratori di condominio possono seguire per limitare i danni. Ovvero:

verificare immediatamente i contratti in essere e di capire qual è la scadenza;

Comunicare ai condomini le eventuali modifiche contrattuali e renderli edotti con urgenza della situazione;

Individuare eventuali nuovi fornitori sul mercato o valutare il rientro in tutela;

Promuove ogni forma possibile di intervento finalizzato al risparmio energetico e alla riduzione del fabbisogno di soprattutto del gas;

Incentivare i condomini alla riduzione ulteriore rispetto a quanto consigliato dal governo della temperatura di riscaldamento e della durata di accessione;

Promuovere forme di autoproduzione e autoconsumo

redazione

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