Novità per le spese sanitarie e mediche: non si dovrà più attendere il momento della presentazione della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sostenuta per l’acquisto. Si tratta di una delle novità inserite nel testo della Delega fiscale, frutto dell’accordo politico governo-maggioranza.
Rimborso per le spese mediche, come funzionerà
Finora le spese sanitarie, per poter essere detratte, devono inserite nella dichiarazione dei redditi. Il rimborso del 19% su spese mediche e visite dovrebbe, invece, essere immediato e arrivare direttamente sul conto corrente. Nel testo sta scritto che “il cashback fiscale sarà applicato con priorità alle spese di natura socio-sanitaria”. Ovviamente il pagamento per i beni o i servizi sanitari dovrà essere effettuato con strumenti tracciabili.
Rimborso per le spese mediche, il ruolo del farmacista e del medico
Il medico o il farmacista coinvolti dovranno comunicare all’anagrafe tributaria la volontà del contribuente di usufruire del cashback fiscale.
L'iter legislativo
La novità inserita nel testo della Delega fiscale è al secondo via libera, dopo lo stop avvenuto nello scorso mese di aprile. Occorrerà però ancora un poco di tempo per la versione definitiva della legge. Il 14 giugno riparte l’esame in commissione Finanze alla Camera, in vista dell’approdo in aula il 20 giugno. Tra gli ostacoli all’approvazione della delega fiscale c'è il passaggio dalle classiche detrazioni attuali all'accredito sul conto corrente che potrà partire solo dopo il riordino delle tax expenditures, ovvero le riduzioni dei debiti di imposta. Ciò comporterebbe la riduzione o l’eliminazione di sconti fiscali per recuperare risorse per i tagli generalizzati d’imposta.
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