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Feste, avanzi a tavola per 8 italiani su 10

Feste, avanzi a tavola per 8 italiani su 10

Feste, avanzi a tavola per 8 italiani su 10

MILANO - Quasi otto italiani su dieci (79%) trovano a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina con una nuova sensibilità verso la riduzione degli sprechi spinta dalla crisi economica legata alla pandemia.

È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata nel giorno di Santo Stefano dalla quale si evidenzia che c’è un altro 11% che ha messo tutto in freezer per utilizzarlo nelle prossime settimane. Solo nell’8% delle famiglie non è avanzato niente mentre l’1% dona in beneficenza e altrettanti dichiarano di buttare i resti del pranzo o del cenone nel bidone.

Secondo la Coldiretti è stata quest’anno di circa 2,5 miliardi la spesa degli italiani per il tradizionale appuntamento del Natale e della vigilia con la tavola, con un aumento del 38% rispetto allo scorso anno, sulla spinta di una tendenza a cercare consolazione a tavola rispetto alle limitazioni agli eventi in piazza e all’impossibilità di fare le vacanze all’estero.

Un’alternativa molto diffusa alla conservazione in frigo è la ‘‘trasformazione’’ degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare - sottolinea la Coldiretti - un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille.

La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente ‘‘torrone’’, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che - continua la Coldiretti - fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.

Per conservare il cibo comunque rimasto dal giorno prima ed evitare di gettarlo nella spazzatura Coldiretti ha elaborato alcuni consigli, a partire dall’utilizzo corretto del frigorifero. Le pietanze non devono essere inserite quando sono ancora calde ma vanno adeguatamente coperte e non ammassate l’una sull’altra, per permettere al freddo di circolare.

“Quelle più facilmente deperibili - continua Coldiretti - devono inoltre essere collocate nella parte bassa del frigo. Quando ad avanzare sono interi vassoi di cibo il congelatore può essere un’ottima soluzione, ma è sempre meglio dividerli in piccole porzioni così da consumare di volta in volte solo le quantità che servono”.

Per scongelarle si può utilizzare il forno a microonde o il vapore di una pentola piena di acqua calda, ma la soluzione migliore, seppure più lenta, è quella di utilizzare il frigo, dove il passaggio di temperatura è più costante. Una volta scongelate, le pietanze vanno consumate entro 24 ore e non possono essere congelate nuovamente. Allo stesso modo il cibo avanzato non va riscaldato più di una volta. Quando vanno messi sui fornelli, minestre, sughi e salse del giorno prima vanno fatte bollire mentre per gli altri piatti si consiglia comunque di portare la temperatura sopra i 70 gradi.

“In questo modo saremo sicuri - conclude Coldiretti - di evitare il rischio di proliferazione di batteri. Al momento di scegliere il tipo di contenitore da utilizzare, una buona soluzione può essere il vetro, a partire dai barattoli con tappo a chiusura ermetica che consentono di conservare meglio le caratteristiche organolettiche del cibo”.

L’altra soluzione, più “tecnica”, è l’uso del sottovuoto che permette di allungare ulteriormente la “seconda vita” delle pietanze.

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