Informazione e fiducia nell’era digitale: italiani disorientati tra social e giornali

Informazione e fiducia nell’era digitale: italiani disorientati tra social e giornali

Informazione e fiducia nell’era digitale: italiani disorientati tra social e giornali

Usano i social media e i motori di ricerca per informarsi, ma quando si parla di fiducia, guardano ancora a giornali e telegiornali. Un comportamento contraddittorio che racconta bene lo stato di salute dell’informazione nel nostro Paese.

È quanto emerge dalla ricerca demoscopica “Senza filtri: l’informazione nell’epoca della disintermediazione tra opportunità e caos”, condotta a maggio 2025 da AstraRicerche su un campione rappresentativo di 1.023 italiani tra i 18 e i 70 anni.

La ricerca, promossa da INC, una delle principali società italiane di consulenza e PR, ha indagato abitudini, fiducia e percezioni degli italiani nel loro rapporto quotidiano con le notizie.

L’informazione è importante, ma pochi le dedicano tempo

  • Il 68,4% degli italiani ritiene l’informazione importante.

  • Tuttavia, il 63,5% dichiara di dedicarvi meno di mezz’ora al giorno.

  • L’80% ha difficoltà a distinguere tra notizie vere e fake news.

Il paradosso è evidente: informarsi sembra contare, ma nella pratica c’è poco tempo e molta confusione.

Disintermediazione: più fonti, meno certezze

La disintermediazione – ovvero la diffusione diretta dell’informazione attraverso fonti non professionali – ha trasformato radicalmente il panorama mediatico. “Gli italiani attingono da fonti che non reputano attendibili, evidenziando una vulnerabilità strutturale nell’accesso alla conoscenza” – riassume il report. Scegliere una fonte non è più un atto di fiducia, ma spesso una questione di abitudine o convenienza.

Giornalisti più affidabili, ma meno seguiti

La ricerca evidenzia un altro paradosso:

  • Cresce la fiducia nei giornalisti professionisti, ma…

  • diminuisce il tempo dedicato alla fruizione delle notizie tramite canali tradizionali.

Un comportamento che genera quello che Paolo Mattei, vice presidente di INC, definisce “masochismo informativo”: “Consideriamo importante l’informazione ma scegliamo i canali meno attendibili, lasciando indietro quelli che riteniamo più seri. È un vicolo cieco.”

L’intelligenza artificiale: più dubbi che vantaggi

Secondo il sondaggio, l’intelligenza artificiale applicata all’informazione non rassicura:

  • È percepita come poco affidabile e non imparziale.

  • Aumenta la diffidenza verso le notizie online.

Un campanello d’allarme in un contesto dove l’AI è sempre più presente nel ciclo produttivo dei contenuti. Qui emerge una forte richiesta di trasparenza.

Gli italiani vogliono regole e alfabetizzazione

La maggior parte degli intervistati chiede:

  • Maggiore regolamentazione per chi fa informazione senza essere giornalista.

  • Più educazione all’informazione, soprattutto per distinguere notizie autentiche da contenuti manipolati.

“Serve investire in alfabetizzazione mediatica e definire regole chiare per tutti gli attori del sistema, vecchi e nuovi” – sottolinea Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche.

INC: 50 anni al fianco della comunicazione professionale

La ricerca è stata promossa da INC (Istituto Nazionale per la Comunicazione), che nel 2025 celebra 50 anni di attività:

  • 60 professionisti tra Roma e Milano

  • Oltre 50 clienti attivi tra aziende italiane e internazionali

  • Un fatturato che nel 2025 ha superato i 6,5 milioni di euro, con una crescita media dell’11% annuo negli ultimi 5 anni

  • Riconosciuta tra le top 50 agenzie PR in Europa da PRovoke Media

“In un’epoca di informazioni ovunque e fiducia intermittente, è fondamentale gestire il rischio reputazionale con competenza e professionalità” – afferma Pasquale De Palma, Presidente e AD di INC.

Un nuovo patto per l’informazione

Il quadro che emerge è chiaro: l’informazione è un diritto, ma anche una responsabilità. Non basta diffondere notizie, serve qualità, trasparenza e formazione.

(askanews)

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi