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Luce e gas, via ai primi provvedimenti Antitrust contro 4 società: controlli su altre 25

Luce e gas, via ai primi provvedimenti Antitrust contro 4 società: controlli su altre 25

Luce e gas, via ai primi provvedimenti Antitrust contro 4 società: controlli su altre 25

Al termine dell’istruttoria avviata lo scorso 19 ottobre, l’Antitrust ha emesso provvedimenti cautelari nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti per modifiche unilaterali illegittime al prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale.

Dopo i provvedimenti adottati, Iberdrola ed E.ON dovranno da subito applicare le originarie condizioni di offerta e consentire di ritornare in fornitura alle originarie condizioni; Dolomiti e Iren, invece, dovranno sospendere le illegittime comunicazioni di modifica delle condizioni economiche di offerta.

Antitrust, i 4 provvedimenti cautelari

Secondo l’Antitrust, nessuna delle imprese ha adeguatamente giustificato la propria condotta, né ha ritenuto di modificarla, persistendo per tutte, dunque, le esigenze cautelari. “In particolare, Iberdrola ed E.ON hanno comunicato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, indebitamente condizionando i consumatori ad accettare un nuovo contratto a condizioni economiche ben peggiori ovvero a passare a forniture alternative”.

Nella nota si spiega inoltre che “Dolomiti ha impropriamente ritenuto valide le comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali ‘perfezionate’ ovvero effettivamente applicate prima della stessa data. Iren, infine, ha indebitamente comunicato alla clientela la scadenza delle offerte a prezzo fisso per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura, sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis”.

Sono dunque scattati i provvedimenti. Per questi motivi l’Autorità ha disposto: nei confronti di Iberdrola e di E.On, l’obbligo di applicare le originarie condizioni di offerta, a favore dei consumatori che hanno sottoscritto nuovi contratti a condizioni peggiorative; di consentire di ritornare in fornitura alle originarie condizioni ai consumatori che, a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti alla fornitura in regime di salvaguardia. Nei confronti di Dolomiti e di Iren, la sospensione delle illegittime comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche di offerta mantenendo, fino al 30 aprile 2023, il prezzo di fornitura applicato in data precedente al 10 agosto.

Nei confronti delle quattro società, l’obbligo di informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza, sull’inefficacia delle comunicazioni inviate e sulle misure cautelari. Le imprese dovranno comunicare all’Autorità, entro 5 giorni, le misure adottate per ottemperare ai provvedimenti cautelari.

Anitrust, controlli per altre 25 società

Oltre ai provvedimenti emessi contro le 4 società, l’Antitrust ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società. Si tratta di A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

Sotto la lente dell’Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Il decreto Aiuti bis, infatti, sospende, fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare sia il prezzo di fornitura sia le comunicazioni di preavviso.

redazione

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