Tari alle stelle in Sicilia: rincari fino al 40% nel 2025

Tari alle stelle in Sicilia: rincari fino al 40% nel 2025

Tari alle stelle in Sicilia: rincari fino al 40% nel 2025

In molte realtà siciliane la raccolta differenziata è in crescita, ma le bollette Tari – la tassa sui rifiuti – continuano ad aumentare. E in alcuni Comuni, lo fanno in modo sproporzionato rispetto alla qualità dei servizi ricevuti. Famiglie e imprese si trovano così a pagare sempre di più, anche se fanno la propria parte per ridurre i rifiuti.

Eolie, stangata su turismo e famiglie: +39,74% sulla Tari

Il caso più eclatante arriva dalle Isole Eolie, dove la Federalberghi locale denuncia un aumento del 39,74% della Tari nel 2025, accompagnato da un +17,7% delle tariffe idriche. “Un colpo durissimo al comparto turistico”, commenta l’associazione degli albergatori, sottolineando che a pagare di più non è chi inquina di più, ma chi ha strutture più grandi, in base a un calcolo sulla superficie ritenuto "anacronistico".

Perché la Tari continua a salire?

La Tari, per legge, deve coprire il 100% dei costi del servizio di gestione rifiuti. Questo significa che:

  • se aumentano i costi di personale, carburante, discariche o manutenzione, aumentano anche le tariffe;

  • se la raccolta è inefficiente o i rifiuti devono essere trasportati fuori provincia/regione, il costo cresce;

  • se ci sono evasori, il peso si scarica su chi paga regolarmente;

  • l’assenza di impianti, contributi statali o fondi regionali può peggiorare la situazione;

  • la regolazione ARERA obbliga i Comuni a inserire nuove voci di spesa, come il bonus sociale.

Nessun premio per i virtuosi

Un altro punto critico evidenziato dagli operatori turistici – ma che riguarda tutti i contribuenti – è la mancanza di incentivi per chi adotta comportamenti virtuosi.

Chi investe nella sostenibilità e nella riduzione dei rifiuti viene trattato alla pari di chi non lo fa. Anche lo sconto del 25% per le attività stagionali è ritenuto insufficiente, poiché molte strutture lavorano solo per pochi mesi all’anno, ma pagano tariffe annuali. “Non possiamo essere trattati come un bancomat” – conclude Federalberghi Eolie – “serve una visione condivisa e sostenibile, altrimenti si compromette l’intero sistema economico locale”.

Sicilia: situazione a macchia di leopardo

Il caso delle Eolie è emblematico, ma non isolato. Ecco una panoramica per provincia:

  • Palermo: aumento medio di 20 euro a famiglia, compensato in parte con l’uso della tassa di soggiorno.

  • Catania: tra le città con le tariffe più alte d’Italia; rincari attesi anche nel 2025.

  • Messina: nessun aumento grazie a una gestione più efficiente e a meno rifiuti indifferenziati.

  • Siracusa: tariffe stabili rispetto al 2024, ma differenziata ancora sotto la media.

  • Agrigento: aumento medio di 30-40 euro a famiglia.

  • Favara: Piano Economico Finanziario cresciuto di oltre 1 milione di euro.

  • Augusta: +2% per le famiglie, +6% per le imprese, per mancanza di fondi regionali.

Ci sono anche Comuni virtuosi:

  • Montedoro (CL): 81% di differenziata, tariffe invariate e premi ai cittadini.

  • Gravina di Catania e Belpasso: no aumenti grazie alla lotta all’evasione.

  • Riposto: riduzione delle tariffe prevista per il 2025.

Termovalorizzatori: la scommessa di Schifani

Per affrontare il problema alla radice, il presidente della Regione Renato Schifani ha annunciato un piano da 800 milioni di euro per costruire due termovalorizzatori:

  • Bellolampo (Palermo)

  • Zona industriale di Catania

Obiettivi:

  • Superare l’emergenza discariche

  • Ridurre i costi di smaltimento (oggi oltre 100 milioni/anno per il trasporto fuori regione)

  • Produrre energia dagli scarti con impatto ambientale ridotto

I lavori inizieranno entro settembre 2026, con fine prevista nel 2028.

Progetto ambizioso, ma la Tari resta un nodo irrisolto

Se realizzati nei tempi e nei costi previsti, i nuovi impianti potrebbero alleggerire la Tari nel lungo periodo. Tuttavia, da soli non bastano. Per un vero cambio di rotta servono:

  • Più impianti di compostaggio e riciclo

  • Tariffe puntuali, basate su quanto si produce davvero

  • Premi per i cittadini e le imprese virtuose

  • Trasparenza e confronto nei piani tariffari comunali.

 

di Gianluca Virgillito

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