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Tre anni di reddito di cittadinanza poi basta": il ministro Durigon spiega il piano del governo

Tre anni di reddito di cittadinanza poi basta": il ministro Durigon spiega il piano del governo

Tre anni di reddito di cittadinanza poi basta”: il ministro Durigon spiega il piano del governo

"Siamo ancora nella fase di studio. Abbiamo proposto di non estenderlo più a vita ma con una tempistica precisa per chi è abile al lavoro: 18 mesi di reddito con sei mesi di stop con formazione e inserimento nel mondo del lavoro, poi un decalage ( ovvero un taglio progressivo del sostegno economico nel corso del tempo, ndr) di 12 mesi. Arriviamo a un percorso di 36 mesi di reddito e poi si esce". Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon, parlando delle ipotesi di riforma del reddito di cittadinanza a cui si sta lavorando in vista della prossima manovra. Intervistato da Radio Capital, Durigon ha riconosciuto che "la parte assistenzialistica ha avuto una grande funzione", ma il reddito è stato "un vero fallimento per gli abili al lavoro"

Sempre Durigon, nei giorni scorsi, aveva detto dal palco dell'Auditorium della Musica alla platea dei manager dell'assemblea nazionale della Cida: "Noi non diciamo che il reddito di cittadinanza deve essere represso. Ma che chi può andare a lavorare deve farlo. Chi percepisce il reddito deve avere la formazione adeguata per rientrare nel mondo del lavoro, non bisogna pensare che non si possono accettare offerte congrue".

Per chi non cambia nulla nel 2023

Chi è titolare di reddito di cittadinanza inserito nei Patti per il lavoro può quindi aspettarsi novità impattanti dal gennaio 2023 in avanti. Nessuna novità a breve termine invece "per gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento" come spiegato di recente dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari a Porta a Porta. "Solo i percettori tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, e in grado di lavorare potrebbero perdere parte di, o tutto, l'assegno legato al reddito di cittadinanza, con un cronoprogramma da stabilire".

redazione

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