fbpx

Assegno unico, in crescita importi e beneficiari

Assegno unico, in crescita importi e beneficiari

Assegno unico, in crescita importi e beneficiari

PALERMO - Continuano ad aumentare in Sicilia in figli per i quali è stata richiesta l’erogazione dell’assegno unico, il sostegno al reddito che ha sostituito da un anno e mezzo i vecchi assegni familiari. Sono 721.527 i figli che nel mese di luglio scorso, ultima rilevazione resa disponibile dall’Inps, hanno ricevuto l’assegno, per una media di 175 euro a figlio.

Una somma importante, considerato che la media nazionale si ferma a 159 euro. La regione, infatti, è seconda soltanto alla Calabria, che sale a 182 euro di media per figlio. Sono proprio le regioni del Sud e delle Isole a registrare i maggiori importi, con una media di 172 euro, contro i 154 euro del Centro e i 152 euro del Nord.

L’importo siciliano è ormai stabile da alcuni mesi, dopo aver raggiunto il picco di 180 euro nel primo trimestre dell’anno in corso. Se si guarda al primo mese di erogazione, marzo 2022, quando l’importo siciliano si fermava a 160 euro, la media è salita di ben 15 euro mensili per figlio. A livello nazionale, nel mese di luglio 2023 sono stati erogati assegni per quasi 9 milioni di figli, a più di 6 milioni di famiglie, per una spesa di 10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro. Un po’ diverso il calcolo per i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza.

Le famiglie che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, infatti, continueranno a percepire il reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre 2023. In tal caso, come in passato, avviene una integrazione dell’assegno unico sul rdc, per cui viene calcolata la quota “figlio” e decurtata dall’importo originale dell’auu, e tale differenza viene corrisposta sulla carta apposita senza soluzione di continuità.

Al contrario, i nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, sono stati sospesi dal beneficio a partire dallo scorso luglio, a meno di presa in carico dai servizi sociali se in contesti di fragilità. In ogni caso, la sospensione del rdc non comporta per tali nuclei la perdita del diritto all’assegno unico, del quale viene garantita la continuità fino al compimento del 21esimo anno da parte dei figli a carico, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti ecc.). Per queste famiglie non sarà quindi più applicata la decurtazione, ma il sostegno al reddito verrà corrisposto per intero sulla medesima carta sulla quale veniva caricato il rdc.

Per rendere il sistema ancora più agile, a partire dal mese in corso, in occasione della nascita di un figlio, l’Inps invierà ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive, una e-mail per invitarli a presentare la domanda per richiedere l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.

Per venire incontro alle famiglie che vogliano presentare una richiesta o aggiornare quella già presentata, in caso di variazioni del nucleo familiare o per modificare la modalità di pagamento, nell’area personale MyInps è stata resa disponibile una video guida sull’auu, che utilizzando un linguaggio semplice e immediato, anticipa le indicazioni per orientare ogni genitore nella gestione autonoma della domanda con istruzioni personalizzate sulle integrazioni e variazioni necessarie a sbloccarne la lavorazione o il pagamento.

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi