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Assegno unico: sarà automatico e più ricco: ecco da quando e per chi

Assegno unico: sarà automatico e più ricco: ecco da quando e per chi

Assegno unico: sarà automatico e più ricco: ecco da quando e per chi

Due buone notizie per i percettori dell’assegno unico. La misura per le famiglie con figli a carico che ha preso il via nel 2022, per il prossimo anno sarà erogato direttamente dall’Inps senza più l’obbligo di presentare la domanda di accesso. L’altra buona notizia è che l’importo mensile dell’assegno, oggi fissato in 175 euro, potrebbe registrare un aumento fino a 190 euro grazie all’adeguamento al costo della vita.

Cosa è l’assegno unico

L’assegno unico e universale è la misura, entrata in vigore nel 2022, diretta alle famiglie con figli a carico e che ha sostituito molte delle vecchie agevolazioni, come l’assegno di natalità o il premio alla nascita.

A chi è rivolto

La misura si rivolge a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito. L’assegno, inoltre, non concorre alla formazione del reddito complessivo.

Chi può fare richiesta

Si può fare richiesta per l’assegno unico e universale, per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni.

Importi

L’assegno è progressivo, ovvero l’importo aumenta per gli Isee più bassi e diminuisce per i più alti. Se non si fornisce alcun Isee, l’INPS provvederà a erogare l’importo minimo.

La somma viene erogata tramite accredito su Iban oppure mediante bonifico domiciliato. Fanno eccezione i beneficiari del Reddito di cittadinanza, che ne hanno diritto senza fare domanda perché viene accreditato direttamente insieme alla ricarica dell’Rdc.

L’assegno, nel 2022, va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro.

Le novità per il 2023

Dal 2023 vengono introdotte due novità: la prima è che l’assegno diventa automatico, ovvero l’INPS lo erogherà automaticamente ogni anno agli aventi diritto di cui conosce la situazione reddituale.

La seconda novità è che dal prossimo anni scattano gli aumenti, con gli importi che saranno rivalutati sulla base del tasso d’inflazione.

Riguardo all’ammontare degli aumenti, si parla di circa 15 euro. Dal tetto massimo di 175 euro mensili attuali si potrebbe infatti arrivare fino a 190 euro.

redazione

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