Buone notizie per i
lavoratori dipendenti. Per il mese di
luglio 2023, infatti, è previsto un aumento nelle loro buste paga. La conferma arriva direttamente dall'
INPS che ha provveduto a pubblicare un comunicato - il
numero 1932 del
24 maggio 2023 - nel quale vengono indicate tutte le condizioni da rispettare affinché il lavoratore possa beneficiare dell'aumento atteso.
Il bonus nelle buste paga è stato sancito dall'articolo 39, comma 1, del decreto legge n. 48/2023 denominato
"decreto Lavoro", il quale indica un esonero contributi aumentato di 4 punti percentuali che
sarà valido dal mese di luglio 2022 fino al mese di dicembre 2023.
Buste paga luglio 2023, cosa fare per avere l'aumento
In parole povere, ci sarà una
crescita degli importi previsti nelle buste paga del 4% rispetto allo stipendio che il lavoratore già percepisce. Ma cosa bisogna fare per ottenere l'aumento?
Dal lato del lavoratore, non sarà necessario presentare domande o fare richieste particolari. Ad occuparsi dell'aumento, infatti, sarà il
datore di lavoro che provvederà ad accreditare la somma in più insieme allo stipendio.
Buste paga luglio 2023, come avverrà l'aumento
L'Istituto di previdenza indica che l'esonero contributivo avverrà:
- nella misura di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro;
- nella misura di 7 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro.
Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato 1932/2023 (
clicca qui per leggerlo integralmente) che è stato pubblicato sul sito internet dell'INPS.
Buste paga luglio 2023, secondo bonus in pochi mesi
Quello previsto per il mese di luglio 2023 sarà il secondo aumento riservato ai lavoratori nel giro di pochi mesi. Già a
ottobre 2022 i dipendenti avevano percepito un
bonus una tantum dal valore valore di 200 euro, in aggiunta all’indennità di
150 euro che è stata erogata successivamente il mese successivo.
I beneficiari di quel bonus erano stati individuati dal
decreto Aiuti bis. Anche in quel caso il bonus era stato accreditato automaticamente sul conto corrente del lavoratore dipendente.
Foto di repertorio
Lascia una risposta