L'andamento negativo del mercato dell’auto trascina al ribasso la spesa in beni durevoli delle famiglie siciliane nel 2020: il calo del 6,8% è più contenuto rispetto alla media italiana del -10,3% rilevata dall'Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia.
Le province con una dinamica migliore della spesa complessiva in durevoli rispetto alla media siciliana sono: Trapani (-5,8%), Enna (-6,4%), Ragusa e Catania (entrambe -6,5%), mentre Palermo risulta allineata alla media regionale (-6,8%). Fanno peggio Siracusa, Agrigento (ambedue -7,2%), Messina (-7,3%) e Caltanissetta (-8,1%). Sul fronte della spesa familiare, il primato spetta a Catania (1.841 euro per famiglia) davanti a Siracusa (1.836) e Palermo (1.797), rispettivamente 78esima, 79esima e 80esima nella classifica delle 107 province italiane. Ancora più in basso si collocano Ragusa (1.719 euro per famiglia), Trapani (1.706), Messina (1.694). Infine, Caltanissetta (1.614), Agrigento (1.562) e Enna (1.482) continuano a posizionarsi in fondo alla graduatoria, occupando le posizioni numeri 103, 105 e 106 tra le 107 province italiane".
Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Palermo è arretrato dello 0,9% a quota 15.091 euro. Nel 2020 i palermitani hanno acquistato beni durevoli per un valore complessivo di 899 milioni di euro (ovvero 1.797 euro per famiglia) contro i 965 milioni del 2019, come certifica l'Osservatorio Findomestic.
In ambito regionale, Ragusa è la provincia con il reddito pro capite minore: 12.607 euro, in flessione dell'1,9% nel 2020. Le famiglie del territorio - come emerge dall'Osservatorio Findomestic - hanno concentrato in beni durevoli una spesa di 226 milioni, con un passivo del 6,5% rispetto al 2019 e un budget medio familiare di 1.719 euro.
(ITALPRESS)
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