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BonuSicilia, oggi il click day, scontro opposizioni-Regione

BonuSicilia, oggi il click day, scontro opposizioni-Regione

BonuSicilia, oggi il click day, scontro opposizioni-Regione

Oggi è il click day per il BonuSicilia e, nonostante da giorni Pd e M5s facciano da cassa di risonanza alle proteste delle migliaia di imprese siciliane che hanno avuto problemi, secondo i dirigenti non vi è stata alcuna anomalia sulla piattaforma informatica della Regione siciliana. “Il governo Musumeci - aveva spiegato nei giorni scorsi Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all'Ars - finge di tendere la mano agli imprenditori siciliani in ginocchio per la crisi conseguenza dell’epidemia, ma in realtà resta ostinatamente sordo alle richieste di revisione delle modalità di accesso ai fondi del BonuSicilia. Incaponirsi sulla procedura del cosiddetto click day, nonostante le evidenti criticità del metodo, e le istanze di un sollecito confronto avanzate dalle forze politiche e dalle associazioni di categoria, servirà solo a danneggiare gli imprenditori contro ogni principio di uguaglianza”. Il deputato regionale dem Michele Catanzaro aveva aggiunto che sarebbe stato "saggio e opportuno semplificare il lavoro di chi fa impresa in Sicilia, rendendo più agevoli e lineari i metodi di accesso a benefici finanziari indispensabili per rispondere alla drammatica crisi di liquidità che sta colpendo il nostro tessuto produttivo e imprenditoriale". E aveva sostenuto l'idea della Confederazione nazionale Artigianato di valutare l'estensione dei finanziamenti a altre categorie di imprenditori, aumentando l’elenco dei codici Ateco, rinviando la scadenza del bando. Sabato sera, poi, Giorgio Pasqua, capogruppo del M5s all'Ars aveva dichiarato: "Il portale allestito dalla Regione Siciliana per il click day è già andato in tilt". "Stiamo ricevendo - aveva aggiunto - decine di segnalazioni di aziende che, entrate nel proprio profilo dove è caricata la domanda trovano nomi di altre aziende, compresi dati sensibili, capitale sociale, riferimenti etc. In questo modo moltissime imprese che lunedì parteciperanno al click day, in sostanza cliccheranno per altre aziende e non per la propria. Alla Regione non risponde nessuno e il disastro annunciato ha già preso forma". "Vi sono imprese - spiega Pasqua - che hanno caricato la loro domanda e oggi, entrando con ID riservato nella loro pagina, si trovano la domanda di altri. Il portale è andato in data breach, cioè di una violazione di sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l'accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. Ieri sera, la smentita dei dirigenti generali dell'Arit e del Dipartimento Attività produttive della stessa Regione. "In relazione alle affermazioni relative a decine di segnalazioni di presunti casi di data breach verificatisi in seno alla piattaforma regionale SiciliaPei - si legge in una nota diffusa dai dirigenti -, informiamo che, a seguito delle analisi condotte, il fornitore Tim non ha ravvisato, ad ora, alcuna anomalia infrastrutturale e di piattaforma che possa avere provocato una condivisione di dati aziendali a soggetti diversi da quelli automaticamente identificati mediante Spid e alle informazioni ereditate tramite il Sistema informativo del registro imprese". Non risulterebbero inoltre "tentativi esterni di porre in essere attività informatiche fraudolente che possano avere determinato un caso di "data breach". "Si evidenzia inoltre - prosegue la nota - come, nonostante si sia dato riscontro a migliaia di segnalazioni e richieste di chiarimenti (oltre tremila) ricevute attraverso i canali ufficiali previsti per lo specifico avviso, non sia ad oggi pervenuta alcuna segnalazione relativa alla tematica della presunta impropria condivisione dei dati aziendali a soggetti che non ne hanno diritto". "Il tema della sicurezza delle informazioni - conclude la nota - è tenuto nella massima considerazione dall'Amministrazione e ogni operazione sulla piattaforma viene registrata in appositi log; qualora un'impresa ritenesse di segnalare una tematica di impropria condivisione di informazioni è primario interesse dell'Amministrazione che questo avvenga attraverso i canali ufficiali, affinché si possa immediatamente valutarne la consistenza ed eventualmente gli effetti".

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