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Migranti, Provenzano, non sono loro a minacciare la democrazia

Migranti, Provenzano, non sono loro a minacciare la democrazia

Migranti, Provenzano, non sono loro a minacciare la democrazia

"La democrazia è messa in discussione dall'insicurezza che spesso affligge le nostre quotidianità, e che non è data dai poveri disperati che arrivano a Lampedusa, ma che è nata dalla paura indotta nelle nostre vite dalla mancanza di una sicurezza sociale". Lo ha detto Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in un passaggio del suo intervento a Marzabotto per la commemorazione dell'eccidio nazifascista del 1944. "La democrazia è oppressa - ha aggiunto - dai muri dell'indifferenza, come quello che per troppo tempo si è alzato sul Mediterraneo e che ci ha impedito di guardare al Sud del mondo e ai drammi che vi si consumavano". Un muro, ha proseguito, che ci ha impedito di guardare "a quei naufragi che ieri abbiamo tutti ricordato, a quelle perdite di vite umane che erano lo specchio della nostra perdita di umanità". "E allora io, il tre ottobre (il giorno in cui nel 2013 al largo di Lampedusa morirono in un naufragio 368 migranti) vorrei ricordarlo domani, quando l'Italia si darà una nuova legislazione sull'immigrazione e quando porteremo avanti la battaglia in Europa per gestire i flussi migratori con diritto e umanità".

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