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Diprosilac, un progetto per valorizzare il latte siciliano

Diprosilac, un progetto per valorizzare il latte siciliano

Diprosilac, un progetto per valorizzare il latte siciliano

RAGUSA - Il Distretto produttivo siciliano lattiero caseario (Diprosilac), dopo aver assunto la natura giuridica di “società cooperativa”, ha definito e presentato un progetto con cui, in coerenza con il “patto di sviluppo distrettuale”, ha aderito all’avviso pubblico “Cluster in Sicilia” di cui al Decreto n.472/S.11 del 27.04.2022 del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale delle Attività Produttive.

Consolidamento organizzativo della filiera in Sicilia

Si tratta di un’iniziativa destinata al consolidamento organizzativo della filiera in Sicilia, attraverso la difesa e la concreta valorizzazione del latte siciliano (quello materialmente munto nell’Isola) e dei latticini e formaggi ottenuti dalla sua lavorazione. “Dopo anni la Regione siciliana, finalmente, ha attenzionato l’importanza dei distretti e delle relative filiere – ha detto Enzo Cavallo, presidente del Diprosilac -. In un momento tanto difficile per il settore zootecnico e per i produttori di latte in particolare, determinato dall’incontrollabile aumento dei costi di produzione (mangimi, energia elettrica, gasolio, ricambi, concimi, sementi, ecc), dalla persistente siccità e, più in generale, dall’anomalo andamento delle stagioni, l’iniziativa vuole incoraggiare gli imprenditori a guardare al futuro con nuove strategie e con nuovi strumenti che, si spera, dovranno mettere tutti nelle condizioni di meglio guardare al futuro, oggi più che mai, colmo di incertezze e di giustificate preoccupazioni”.

Realizzazione di due piattaforme logistiche

Il progetto comprende, fra l’altro, la realizzazione di due piattaforme logistiche di cui una mediatica, un centro regionale polifunzionale per la zootecnia da latte e per la filiera, di un osservatorio siciliano per il latte e per il monitoraggio del latte trasformato nell’Isola, la creazione di un marchio e di tutte le condizioni per consentire ai consumatori di riconoscere con certezza l’origine non solo dei latticini e dei formaggi ma anche e soprattutto del latte utilizzato per la loro preparazione.

“Abbiamo lavorato come dovuto - ha aggiunto Cavallo - e grazie a coloro che hanno collaborato per la configurazione giuridica del Distretto si è riusciti ad aderire al bando ‘Cluster in Sicilia’ con un progetto regionale destinato alla filiera con il prioritario scopo di valorizzare le produzioni siciliane, consentendone la tracciabilità e favorendone la riconoscibilità, nell’interesse dei produttori e dei consumatori”.

Entro giugno il finanziamento

“L’azione del Distretto fa perno sui formaggi Dop e sui latticini e sui formaggi di qualità preparati con latte crudo QS e come tali certificati e garantiti. Entro giugno - ha concluso - dovremmo avere il decreto di finanziamento per poter lavorare al progetto esecutivo per la celere concretizzazione delle azioni previste”.

Il Distretto è caratterizzato dal coinvolgimento degli imprenditori della filiera Lattiero Casearia (allevatori, cooperative, mangimisti, caseifici, operatori commerciali e consumatori), delle organizzazioni di categoria, di alcune Università e dei Centri di Ricerca (col Corfilac in testa) e dell’Istituto Zooprofilattico, delle Istituzioni locali e, fra esse, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa che ha promosso il Distretto.

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