fbpx

La crisi vista da Sud e la "Roma ipercentralista"

La crisi vista da Sud e la "Roma ipercentralista"

La crisi vista da Sud e la “Roma ipercentralista”

di Raffaella Pessina e Patrizia Penna

Il ricorso spasmodico alla parola “democrazia”, l’azione di governo come un “reality show” e le questioni rimaste aperte per troppo tempo.
“È la politica, baby”, verrebbe da dire. Peccato, però, che lo strappo di Renzi di fatto ha aperto ufficialmente una crisi politiche che si somma a quella pandemica e che probabilmente i cittadini impegnati a fare i salti mortali per arrivare a fine mese fanno fatica a comprendere.

Il passaggio di Riscossione Sicilia all’Agenzia delle Entrate, la legge sulle Zone Franche Montane, il Recovery plan: sono queste solo alcune delle questioni che la rottura di Italia viva rischia di congelare.
Il clima di forte incertezza pesa come un macigno su tutto il Paese ma in particolar modo sulla Sicilia, ormai con l’acqua alla gola.

Abbiamo chiesto un commento al vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao.

gaetano armao

Vice presidente Armao, cosa ne pensa della crisi di governo aperta da Matteo Renzi?
“Io sono dell’idea che in questo momento il paese ha bisogno di certezze e di risposte e, pur non essendo politicamente in linea con il governo che c’è a Roma, penso che debbano prevalere le ragioni della governabilità, fermo restando che le condizioni di stabilità della maggioranza, preoccupano molto soprattutto per le scelte fatte dal governo nazionale. Altri Paesi, come la Germania e la Spagna, che presentano caratteristiche simili alle nostre, hanno affrontato la crisi con un sistema integrato di competenze, un po’ come abbiamo fatto noi con i comuni: abbiamo utilizzato le risorse che ci ha liberato l’Unione europea e assegnato oltre 370 milioni di euro, disponibili per la Regione, ai comuni, in termini di aiuto. A Roma hanno fatto una scelta diversa: hanno deciso di intervenire quasi esclusivamente dal centro, siamo al quinto sforamento del deficit, dando alle Regioni soltanto il ripianamento delle minori entrate e la possibilità di utilizzare le risorse europee. Cosa che non è stata fatta in Germania ed in Spagna. Ad esempio, in Germania al Lander sono stati assegnati 16 miliardi di euro per la crisi e in Spagna 13 miliardi. Di queste risorse solo una parte minima è stata orientata a coprire le minori entrate, le altre sono tutte risorse fresche per affrontare la crisi”.

È quello che in poche parole Renzi contesta al Premier Conte.
“Il centralismo fa sempre male, e anche Renzi quando era al governo, era stato ipercentralista, addirittura aveva previsto una riforma costituzionale ipercentralista, quindi è una malattia che affligge molti. Noi come Regione non l’abbiamo praticata, altri Stati non l’hanno praticata, altri invece sì, come l’Austria, che pur essendo uno stato federale, ha scelto di gestire la crisi in maniera centralistica. In Italia ai comuni sono stati assegnati poco meno di 5 miliardi e mezzo al contrario di Germania (16) e Spagna (13). Risorse limitate, sostanzialmente orientate a ripianare le minori entrate. In Sicilia quindi abbiamo dovuto provvedere da soli. Il confronto tra lo Stato e le Regioni non c’è stato, comportamento stigmatizzato dal Presidente della Conferenza delle Regioni (Stefano Bonaccini, ndr), che ritiene invece molto urgente tale confronto”.

La crisi di governo determinerà lo stallo delle questioni in sospeso tra Sicilia e Roma?
“No, le trattative vanno avanti, siamo al riparo, ma ciò non toglie che le Regioni non possono risolvere la crisi da sole”.

Quale ritiene la soluzione migliore per risolvere la crisi politica nazionale?
“Andare ad elezioni in queste condizioni la vedo la più estrema delle soluzioni, siamo in una situazione drammatica non solo sul piano pandemico, ma anche sul piano economico e fare una campagna elettorale oggi la considero una soluzione estrema. Tant’è che le opposizioni e non solo loro, si rendono conto del particolare momento, tra l’altro a ridosso dell’elezione del Presidente della Repubblica. Se la maggioranza ha la forza di ricompattarsi a breve, meglio, vadano avanti se hanno i numeri, altrimenti la soluzione sarà quella di un governo ad ampia convergenza , un governo di salute nazionale che in questo momento affronti il tema drammatico della pandemia e soprattutto di un utilizzo più sapiente delle risorse. Io guardo ai problemi: non avremo mai più, quanto meno le nostre generazioni, l’opportunità che sta arrivando dall’Europa con il Recovery Fund. È l’ultima occasione che l’Italia ha per colmare il divario Nord Sud. E per fare questo ci vuole il massimo della convergenza non si può affrontare questo problema in modo raffazzonato o litigioso”.

Salvatore Siragusa

Siragusa (M5s): “Non escludo Renzi faccia brutti scherzi sul Recovery plan”

La crisi di governo avrà effetti deleteri sul Paese ma soprattutto sulla Sicilia che è ormai con l’acqua alla gola.

“Sicuramente, per quanto riguarda casa nostra, la questione più importante è quella del disavanzo 2018 e sulla possibilità di spalmarto in 10 anni anziché in 3 che di fatto ad oggi ha bloccato all’Ars i lavori sull’esercizio provvisorio. All’ordine del giorno del Cdm che si è svolto ieri c’era proprio questa questione. Sono sicuro che si arriverà presto ad una soluzione, a prescindere dalla crisi. Come il problema verrà risolto e a quali condizioni lo potremo capire meglio leggendo i dettagli dell’accordo con la Regione”.

Che ne sarà delle Zone Franche Montane?
“Le Zone Franche Montane dovranno aspettare, non ritengo che in questo momento la questione sia prioritaria. Le conseguenze più gravi riguarderanno la gestione dell’emergenza legata al Covd-19 e questo sarà un problema nazionale e non soltanto della Sicilia. Un governo debole a Roma o che comunque in questa fase non risulta ben supportato dalla maggioranza può creare certamente difficoltà evidenti. Speriamo che questo non avvenga”.

C’è anche l’altra questione, quella di Riscossione Sicilia e del passaggio all’Agenzia delle Entrate: non si capisce quali effetti produrrà questo passaggio sulla riscossione dei tributi in Sicilia.
“Questa è una problematica che nello specifico è ferma qui in Sicilia e non a Roma. Devono prima mettersi d’accordo sul da farsi e poi presentarsi a Roma perché per quanto riguarda Roma mi risulta che non ci siano particolari problematiche relativamente a questo passaggio”.

Un commento sulla scelta operata da Matteo Renzi.
“Una scelta chiaramente irresponsabile secondo me, a prescindere dalla valutazione politica che se ne può dare. In un momento storico come quello che stiamo vivendo non è possibile che si agisca in questo modo facendo un danno enorme a tutto il Paese. Non è una questione di democrazia o altro. In questo momento ci sono problemi, non solo legati in modo specifico al Covid-19 e che non dovevano essere messi in secondo piano per manovre politiche”.

Cosa accadrà adesso al Recovery plan? Renzi manterrà la sua promessa?
“Le ministre di Italia Viva, a quanto pare, si sono astenute in Consiglio dei ministri, sostenendo che non era la bozza iniziale che faceva schifo ma alcune nostre modifiche. Il senatore Renzi ha però detto in Aula che voterà il Recovery plan, voterà lo scostamento di bilancio e anche il Dl Ristori 5".

Quanto meno qualche problema in meno a cui pensare.
“Sì però Renzi ha la brutta abitudine di dire una cosa e poi farne un’altra quindi non vorrei che alla fine faccia anche qualche scherzo su questo. La sua storia, il suo percorso politico nascono dal tradimento, a cominciare da ‘stai sereno’ a Letta a questo”.

Anthony-Barbagallo

Anthony Barbagallo, segretario Pd Sicilia: “Sì a responsabilità nell’interesse del Paese ma soprattutto del Sud”

La crisi di governo “vista” dalla Sicilia. Quali scenari si aprono?
“Siamo di fronte ad una crisi che vista sia dalla Sicilia così come da qualunque parte d’Italia che ci preoccupa. Vediamo adesso quali saranno le reazioni dei mercati ma quello che stiamo vivendo è probabilmente il momento più difficile di tutta la storia repubblicana. Auspichiamo nell’interesse del Paese e soprattutto del Mezzogiorno, che vi sia un forte senso di responsabilità da parte di tutte le forze parlamentari”.

Tantissime le questioni aperte con la Sicilia, tutte importanti e che al momento restano congelate, tra queste c’è la legge sulle Zone franche montane.
“Guardi, io penso che il percorso che è stato intrapreso per l’istituzione delle Zone franche montane sia sbagliato. La Regione siciliana doveva intervenire con fondi propri, con fondi europei che aveva già a disposizione anziché infilarsi in questo iter lunghissimo, farraginoso che certamente non porterà a risultati in tempi breve”.

Men che meno adesso che si è aperta la crisi di governo.
“Io resto comunque fiducioso, nonostante il difficile momento che stiamo vivendo. Confido soprattutto nell’operato del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e spero che in brevissimo tempo si possa tornare ad una situazione di stabilità con il sostegno di entrambe le Camere del Parlamento.

Sondaggio Ipsos: per il 73% degli italiani Renzi “sta agendo per interesse personale”

ROMA - Anche per gli standard italiani, “le ragioni dietro questo dramma sono difficili da spiegare”.

È quanto scrive l’edizione europea di ‘Politico’ riguardo alla crisi di governo innescata da Matteo Renzi, citando un sondaggio Ipsos dal quale emerge che secondo il 73 per cento degli intervistati, il leader di Italia Viva “sta agendo per interesse personale”.
La mossa di Renzi, spiega ‘Politico’ ai suoi lettori, “mette il governo sull’orlo del collasso”.
Per ‘Politico’ ad un “primo sguardo” potrebbe apparire “buffo” che il governo rischi di cadere per il “lussuoso problema” di come spendere i 209 miliardi di euro del Recovery Fund.

In realtà, “tutti quei soldi, se ne venisse fatto un buon uso, potrebbero aiutare non solo l’economia, ma anche sostenere qualsiasi governo incaricato di spenderli a rafforzare la propria posizione”.
È quello che si chiama, scrive ‘Politico’, “effetto miniera d’oro: l’instabilità può aumentare con l’aspettativa di nuove ricchezze”.

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi