Inizia a delinearsi l'agenda del governo di Mario Draghi, con le priorità dell'esecutivo e le riforme da mettere in campo per mettere al sicuro le risorse del Recovery plan. Tre quelle indicate dall'ex numero uno della Bce: fisco, giustizia civile e Pubblica amministrazione. E poi il capitolo ambiente: l'obiettivo è una riconversione del sistema produttivo.
Mario Draghi avvia con le forze 'minori' il secondo giro di consultazioni - domani toccherà ai partiti maggiori - e illustra le priorità del suo esecutivo, entrando nel merito di alcuni interventi.
Velocizzare il programma di vaccinazione anti Covid; interventi sul lavoro, che è una vera e propria emergenza, tanto più in vista dello stop al blocco dei licenziamenti a marzo; puntare sugli investimenti (non più risorse a fondo perduto) per le imprese muovendosi su due direttrici: turismo e infrastrutture. Infine, ma non ultima per importanza, la scuola.
Ipotizzando anche, dopo averne valutato la fattibilità, un prolungamento del calendario nei primi mesi estivi così da consentire agli studenti il recupero dei giorni persi a causa della pandemia e mettersi subito all'opera per organizzare a settembre l'avvio del nuovo anno scolastico con tutte le cattedre già assegnate.
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