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Mef, nel primo trimestre nuove partite iva +15,3%

Mef, nel primo trimestre nuove partite iva +15,3%

Mef, nel primo trimestre nuove partite iva +15,3%

Nel primo trimestre, secondo i dati del Mef, sono state aperte 186.019 nuove partite Iva, in aumento rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+15,3%).

Il confronto mese su mese mostra che l'aumento è concentrato nel mese di marzo 2021 (+105,7%), poiché il mese di marzo 2020 era stato caratterizzato dall'inizio della crisi Covid.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 72,6% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 18,9% da società di capitali, il 3,4% da società di persone.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 46,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 20,8% al Centro e il 31,9% al Sud e Isole. In base alla classificazione per settore produttivo, le attività professionali registrano il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 20,8% del totale, seguite dal commercio (20,1%) e dalle costruzioni (9,8%).

Rispetto al primo trimestre del 2020, si registra un incremento generalizzato di quasi tutti i settori, in particolare con riferimento alle attività finanziarie, (+35,2%) e al commercio (+34,1%). Nel contesto della crisi pandemica, continua l'andamento negativo per i settori relativi ad alloggio e ristorazione (-25,3%), per l'istruzione (-9,6%), gli altri servizi (-8,1%) e per le attività sportive e di intrattenimento (-4,7%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una sostanziale stabilità: (maschi al 61,3%). Il 50,2% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 30% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni.

Rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, tutte le classi di età registrano degli incrementi, in particolare la classe più giovane evidenzia un aumento del 16,2%.

Nel periodo in esame 91.786 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 49,3% del totale delle nuove aperture, con un incremento del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Quanto alle chiusure avvenute nel corso del 2020, ne risultano 333.495 rispetto alle 429.478 riscontrate nel corso del 2019.

Il dato, contrariamente all'atteso incremento delle chiusure per effetto della crisi economica generata dalla situazione sanitaria, mostra invece il 22% di chiusure in meno rispetto al 2019.

(ITALPRESS)

redazione

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