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Mise, incentivi per startup e Pmi innovative

Mise, incentivi per startup e Pmi innovative

Mise, incentivi per startup e Pmi innovative

PALERMO – Al via la presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni fiscali sugli investimenti effettuati dalle persone fisiche in beneficio di startup e Pmi innovative: infatti, il via è partito proprio lo scorso primo marzo e ci sarà tempo fino al prossimo 30 aprile. Il decreto del ministero dello Sviluppo economico, pubblicato sulla Guri numero 38 del 15 febbraio, definisce le modalità di attuazione del nuovo incentivo, beneficiari e requisiti necessari.

L’agevolazione fiscale, introdotta dal decreto Rilancio, è pari al 50% dell’investimento effettuato nelle startup innovative (investimento agevolabile fino ad un massimo di 100 mila euro, per ciascun periodo di imposta) e nelle Pmi innovative (fino ad un massimo di 300 mila euro; oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta). Le startup innovative e le Pmi innovative, per essere considerate tali, devono essere regolarmente iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese al momento dell’investimento. Pena la decadenza del beneficio, l’incentivo agevolato deve essere mantenuto per almeno tre anni.

Le agevolazioni non si applicano nel caso di investimenti effettuati tramite organismi di investimento collettivo del risparmio e società direttamente o indirettamente a partecipazione pubblica.

Prima che il soggetto investitore effettui l’investimento, l’impresa beneficiaria deve presentare l’apposita istanza tramite la piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime de minimis per investimenti in startup e Pmi innovative”, gestita dal ministero dello Sviluppo economico. La richiesta deve contenere gli elementi identificativi dell’impresa beneficiaria e del soggetto investitore, l’ammontare dell’investimento e l’ammontare della detrazione che l’investitore intende richiedere.

L’unica deroga è circoscritta ai casi in cui gli investimenti sono stati effettuati nel periodo compreso tra il primo marzo 2020 ed il 30 aprile 2021: infatti, nelle suddette fattispecie l’impresa beneficiaria può presentare l’istanza successivamente all’investimento e gli investitori potranno ugualmente accedere al beneficio.
In caso di variazioni dell’investimento agevolato e della conseguente detrazione fruibile, l’impresa beneficiaria è tenuta a comunicare tempestivamente ogni aggiornamento tramite la piattaforma Mise usata per presentare la richiesta.

L’agevolazione fiscale deve essere indicata dall’investitore nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stato effettuato l’investimento. L’agevolazione spetta a condizione che gli investitori ricevano e conservino una dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa beneficiaria, da rilasciare entro trenta giorni dal conferimento, che attesti l’importo dell’investimento, il codice Cor rilasciato dal registro nazionale degli aiuti e l’importo della detrazione fruibile.

Qualora l’Agenzia delle Entrate accerti, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo, l’eventuale indebita fruizione dell’agevolazione, provvede al recupero del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni.

Serena Grasso

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