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Modifiche alla busta paga marzo 2022, ecco cosa cambia

Modifiche alla busta paga marzo 2022, ecco cosa cambia

Modifiche alla busta paga marzo 2022, ecco cosa cambia

Modifiche alla busta paga per marzo 2022. Altro non sono che il risultato dell’applicazione della riforma fiscale e dell’introduzione dell’assegno unico universale e segnano grandi cambiamenti per gli stipendi dei lavoratori dipendenti.

Le modifiche alla busta paga, ecco quali sono

Per effetto della legge di bilancio 2022, sono cambiati gli scaglioni Irpef, le aliquote applicate e il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente. Le novità riepilogate e riassunte su NoiPa, la piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la gestione del personale della PA.

In un comunicato pubblicato sul sito si ricorda che, le aliquote Irpef sono passate da cinque a quattro. La prima è rimasta invariata al 23% per i redditi fino a 15mila euro. Per quelli compresi tra 15mila e 28mila, l’aliquota fiscale si è abbassata dal 27% al 25% mentre è passata dal 38% al 35% per i redditi fino a 50mila euro. Quella del 41% è poi scomparsa in quanto oltre i 50.000 euro è prevista un’unica aliquota pari al 43%.

Detrazioni da lavoro dipendente

Per quanto riguarda, le detrazioni da lavoro dipendente, il comunicato pubblicato su Noipa ricorda che “viene ampliata la prima soglia di reddito cui si applica la detrazione, che passa da 8.000 a 15.000 euro“. Per la seconda soglia di reddito “che passa da 15.000 a 28.000 euro, la misura della componente fissa della detrazione passa da 978 a 1.910 euro e viene modificata la modalità di calcolo della componente variabile, che è pari a 1.190 euro per un reddito di 15.000 euro e che decresce, all’aumentare del reddito, fino ad annullarsi raggiunti i 28.000 euro“.

“La terza e ultima soglia di reddito per cui spetta la detrazione si abbassa da 55.000 a 50.000 euro. Tuttavia la detrazione massima per tali redditi passa da 978 a 1.910 euro. In particolare, tale detrazione ammonta a 1.910 euro per redditi pari a 28.000 euro e decresce fino ad annullarsi alla soglia dei 50.000 euro. Infine è stato previsto un aumento di 65 euro della detrazione applicabile, specificamente, alla fascia di reddito tra 25.000 e 35.000 euro“.

Rimodulazione del trattamento integrativo

“Questi cambiamenti – si legge nel comunicato di NoiPa – hanno a loro volta comportato una rimodulazione del trattamento integrativo. Questo continuerà ad essere corrisposto nel cedolino stipendiale per i redditi annui fino a 15.000 euro mentre per la fascia di reddito fino a 28.000 euro e “tale beneficio potrà essere riconosciuto, in presenza di determinati presupposti previsti dalla norma, in sede di dichiarazione dei redditi”.

Altra importante novità introdotta dalla legge di Bilancio 2022 che avrà ripercussioni in busta paga riguarda uno sgravio contributivo per i lavoratori dipendenti. Si tratta di un taglio dello 0,8% delle trattenute a titolo di contributo previdenziale che riguarderà solo il 2022 e solo chi ha una retribuzione imponibile previdenziale fino a 35.000 euro all’anno, pari a 2.692 euro lordi al mese.

L’effetto dell’Assegno unico universale

Chi è genitore vedrà poi la busta paga cambiare per effetto dell’Assegno unico universale, il sostegno economico che ingloba le altre prestazioni volte a favorire genitorialità e natalità. Viene riconosciuto per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

Come si legge ancora nel comunicato pubblicato su NoiPa, “A partire dallo stipendio di marzo 2022, gli assegni al nucleo familiare per nuclei con figli saranno sostituiti con l’erogazione da parte dell’Inps dell’Assegno Unico ed Universale previa apposita domanda. Rimane valido il termine di 5 anni per chiedere eventuali arretrati degli assegni al nucleo familiare, per nuclei con figli spettanti fino al 28 febbraio 2022, che potranno essere erogati nel cedolino dello stipendio” .

Il comunicato ricorda, inoltre, che “gli assegni per nuclei familiari senza figli continueranno ad essere erogati nel cedolino da NoiPA” e che “sempre a partire dallo stipendio di marzo 2022, le detrazioni fiscali saranno automaticamente riconosciute dal 1° marzo soltanto per i figli con 21 anni compiuti entro il 31 marzo 2022, se già presenti in banca dati NoiPA” .

redazione

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