Gli alberghi di quei luoghi sono chiusi con previsioni di aperture a maggio, racconta il presidente degli albergatori, ma con prenotazioni zero, partiamo almeno da settembre.
"Ma Firenze e Roma - sottolinea - vivono quasi solo di turismo internazionale e questo non è possibile. Non riesco a capire come la Grecia dal 14 maggio consenta l'ingresso di stranieri in possesso di vaccino o di tampone negativo e l'Italia per questo non ha ancora dato una data. Un francese sicuramente non viene a Roma, se sa che deve fare 5 giorni di quarantena...".
Per Bocca bisognerebbe prendere esempio dagli stranieri e specialmente dai diretti competitor dell'Italia: "Come Grecia e Spagna difendono il settore turismo che è importantissimo per il pil, la stessa cosa dovremmo fare noi... Alla Germania questo non interessa perché non vivono di turismo, il loro asset principale è il settore manifatturiero e infatti lo hanno difeso e non lo hanno mai chiuso".
Ricordiamo che, secondo quanto stabilito dall’ultima ordinanza del ministro Speranza, uno straniero che voglia venire in Italia (ma anche un connazionale che sia stato all’estero e voglia rientrare) deve presentare test molecolare o antigenico con esito negativo fatto entro 48 ore dall’ingresso in Italia, quindi deve sottostare ad isolamento fiduciario per 5 o 10 giorni, quindi ripetere test molecolare alla fine dell’isolamento. Questo almeno sino al 30 aprile.
Dopo? “I tecnici del Ministero stanno discutendo e valutando le diverse ipotesi” ci hanno detto dall’ufficio stampa. Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Se i turisti potranno tornare a prenotare le loro vacanze nel Belpaese o se dovremo accontentarci ancora per quest’anno solo di un turismo interno.
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