Dopo oltre 28 anni cambiano le regole per l’accesso agli impieghi e le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici. Parole d’ordine, digitalizzazione, semplificazione, parità d’accesso ed equilibrio di genere. In questa maniera si vogliono superare le situazioni di svantaggio, con l’obiettivo di garantire la massima partecipazione ai concorsi e trasparenza nelle procedure.
Ci saranno le quote rosa. Nei bandi dovrà essere indicato, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che promuove la selezione. E qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30% scatterà la riserva di posti a favore del genere meno rappresentato. Le quote rosa non scatteranno se il gender gap è pari o superiore al 30% nelle domande di partecipazione presentate.
Le novità
Ecco tutte le novità. Aggiornata e semplificata la disciplina in materia di accesso agli impieghi delle pubbliche amministrazioni. Viene adeguata alle riforme introdotte nel pubblico impiego e a quelle di efficientamento, digitalizzazione, velocizzazione e razionalizzazione nello svolgimento delle procedure concorsuali.
Altra novità. Digitalizzazione delle procedure in tutte le fasi di concorso, eliminando per sempre “carta e penna”. Accesso alla procedura, svolgimento delle prove, nomina delle commissioni, pubblicazione delle comunicazioni, svolgimento dei concorsi unici, assunzione in servizio.
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