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DAD: Il 96% degli studenti sta in chat, il 39% cucina

DAD: Il 96% degli studenti sta in chat, il 39% cucina

DAD: Il 96% degli studenti sta in chat, il 39% cucina

Oltre il 40% degli studenti ha percepito un peggioramento nelle proprie attività di studio e il 65% fatica a seguire le lezioni.

Sono i risultati di una ricerca di Parole O_Stili e Istituto Toniolo, condotta con il supporto tecnico di Ipsos, su oltre 3.500 studenti della scuola secondaria di secondo grado e su circa 2.000 insegnanti della scuola primaria e secondaria

La ricerca rivela che il 96% durante la Dad ha chattato con i compagni, l'89% è stato sui social media, l'88% ha consumato cibo e il 39% ha cucinato. Tutto questo emerge da una ricerca di Parole O_Stili e Istituto Toniolo, condotta con il supporto tecnico di Ipsos, su oltre 3.500 studenti della scuola secondaria di secondo grado e su circa 2.000 insegnanti della scuola primaria e secondaria.

Tra le carenze più evidenti c'è la distanza "relazionale" sia tra i compagni di classe che tra studenti e professori: 1 su 4 ha sofferto un peggioramento del rapporto e del dialogo con l'insegnante. Oltre il 70% ha comunque beneficiato di un rilevante supporto da parte dei familiari, che però hanno dovuto compensare una carenza di competenze tecnologiche.

Gli studenti dichiarano un incremento del 73% del tempo trascorso sui social: sul podio ci sono WhatsApp, utilizzato dal 99% degli intervistati, Instagram dal 94%, YouTube dall'86% e, infine, TikTok, utilizzato dal 66% degli intervistati. Soltanto il 17% dei genitori ha imposto limitazioni sulle ore trascorse allo smartphone, il 14% sui social e il 13% sui videogiochi.

La mancanza dell'interazione diretta, della dimensione relazionale di classe, assieme ad un uso delle nuove tecnologie adattate alle modalità di lezione tradizionale, ha impoverito tutte le dimensioni del processo formativo, riducendo motivazione e impegno soprattutto nelle componenti più fragili a rischio di abbandono. La richiesta che arriva è quella di tornare in presenza ma traendo dall'emergenza anche la spinta per un uso più positivo ed efficace gli strumenti digitali sperimentati. Sia studenti che insegnanti vorrebbero infatti un maggior uso in futuro del digitale, non in funzione sostitutiva ma come arricchimento dell'attività didattica, in grado di stimolare di più, di coinvolgere in modo attivo, di mettersi in sintonia con nuovi modelli di apprendimento.

 

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