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Enti di formazione, dalla Regione i fondi per lezioni a distanza

Enti di formazione, dalla Regione i fondi per lezioni a distanza

Enti di formazione, dalla Regione i fondi per lezioni a distanza

di Michele Giuliano -

PALERMO - Anche la formazione professionale si deve organizzare per gestire la didattica a distanza, e finalmente la Regione siciliana ha stanziato le cifre. L’emergenza sanitaria ancora in corso si unisce alla necessità di riprendere il più possibile una vita normale, in cui si possa continuare a formarsi e a diventare maggiormente competenti per avere una occasione in più di entrare nel mondo del lavoro.

Il provvedimento è stato inserito nella legge di stabilità 2020-2022, dello scorso maggio, che autorizza all’uso dei fondi extraregionali e all’attivazione di strumenti finanziari, per contrastare gli effetti economici della pandemia Covid-19. Nella legge di stabilità è stato deciso che “per l’implementazione delle attività formative a distanza è riconosciuto agli enti ed istituti accreditati o con corsi già attivati in fase di pre-accreditamento, un contributo determinato in relazione al numero degli iscritti, al volume complessivo di attività dell’ultimo triennio per l’acquisto e l’installazione di attrezzature e programmi informatici, pacchetti e strumenti per il traffico dati”.

Per la misura è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro, con una ripartizione pari al 50% delle risorse disponibili, in funzione del numero degli allievi che risultino avere regolarmente frequentato i corsi nel periodo dall’1 gennaio al 30 giugno scorsi, ed il restante 50% in funzione del volume complessivo di attività nel triennio 2018/2020. Con successivo decreto dirigenziale si provvederà alla definizione del riparto e delle modalità attuative dei contenuti.

Un provvedimento che risponde alle esigenze espresse dagli enti già durante il lockdown quando, durante incontri avvenuti tramite videoconferenza, le organizzazioni hanno spiegato sia all’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla, sia alla V commissione permanente all’Ars la necessità di attivare la didattica a distanza. La proposta era quella di introdurre modalità differite in una quota significativa e al completamento di quelle dirette già autorizzate, con la possibilità di svolgere le attività pratiche tramite il project work, lo smart working e l’impresa formativa simulata. Ovvero permettendo di concludere l’anno con un maggior numero di ore di teoria per recuperare nell’anno successivo quelle di pratica. Trattandosi di una didattica per competenze, sarebbe stato necessario consentire al collegio dei docenti la dichiarazione di avvenuto raggiungimento da parte di ciascun allievo degli obiettivi formativi riprogrammati alla luce dell’emergenza Covid-19, dietro somministrazione di verifiche intermedie e finali. In questo modo, sarebbe stato possibile completare tutte le ore calendarizzate per l’anno in corso, nel rispetto della loro naturale scadenza o nella prima decade di luglio, permettendo così alle istituzioni formative dell’isola di non ricorrere agli ammortizzatori sociali e garantendo continuità al sistema.

Ancora, le organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative degli operatori accreditati nella regione si sono rivolte al Parlamento siciliano, attraverso la commissione di merito all’Ars, e all’intera giunta di governo, affinché venissero adottati tutti gli atti di programmazione necessari e sufficienti, per porre in sicurezza un servizio essenziale, da tutelare per garantire il diritto allo studio dei cittadini.

“Fino al termine dell’emergenza Covid–19 – hanno detto gli operatori del settore - occorre che il governo disponga il differimento di tutti gli adempimenti e i termini assegnati in materia agli enti gestori rappresentati. Viceversa, considerata la difficoltà economica che attraversano le istituzioni formative, serve un impegno forte da parte di tutti gli assessori regionali competenti per concludere i rendiconti, sbloccare tutti i pagamenti relativi alle anticipazioni e ai saldi dei progetti finanziati in corso, nonché di quelli pregressi”.

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