Ferie: come si maturano, quanti giorni spettano e cosa dice la legge

Ferie: come si maturano, quanti giorni spettano e cosa dice la legge

Ferie: come si maturano, quanti giorni spettano e cosa dice la legge

Con la fine di giugno alle porte, le temperature salgono e le spiagge si affollano. È questo, come ogni anno, il momento in cui molti lavoratori dipendenti iniziano a usufruire delle ferie estive. Ma come funziona davvero la maturazione delle ferie? E quanti giorni spettano per legge?

A chiarirlo è la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che ha pubblicato la guida operativa “Ferie: un diritto irrinunciabile”. Il documento contiene tabelle, riepiloghi e riferimenti normativi utili a datori di lavoro, lavoratori e professionisti del settore.

Quante ferie spettano ogni anno?

La durata minima delle ferie, come stabilito dall’art. 10 del D.lgs. 66/2003, è di quattro settimane per ogni anno di servizio, equivalenti a 28 giorni di calendario nel caso di fruizione continuativa.

I contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) possono però:

  • prevedere una durata superiore;

  • stabilire modalità di calcolo diverse (giorni lavorativi o calendario);

  • definire come gestire i giorni festivi cadenti durante il periodo di ferie.

Le ferie possono dunque essere espresse in settimane, giorni lavorativi o di calendario, a seconda del contratto applicato e dell’anzianità del dipendente.

Quando devono essere fruite?

Secondo la normativa vigente: “Il periodo di ferie va goduto per almeno due settimane consecutive (se richieste) nel corso dell’anno in cui maturano, e le altre due settimane entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno stesso”. Questo principio tutela il lavoratore, garantendo un periodo minimo di riposo irrinunciabile.

Ferie: un diritto irrinunciabile

La guida sottolinea con chiarezza: “Le ferie sono un diritto irrinunciabile. Qualsiasi patto contrario è nullo. Non possono essere sostituite da indennità economiche, salvo nei casi previsti dalla legge (es. cessazione del rapporto)”.

In sostanza, nessun contratto può privare il lavoratore delle ferie annuali minime garantite dalla legge.

Come si maturano le ferie?

Il calcolo dei giorni spettanti tiene conto di due fattori:

  1. La maturazione del diritto al momento del godimento;

  2. La durata prevista dal contratto collettivo o, in assenza, dalla legge.

Le ferie si maturano in proporzione al lavoro effettivamente svolto. Rientrano nel periodo utile anche alcune assenze equiparate al servizio, come congedi per maternità o infortuni (Cass. SU 12 novembre 2001 n. 140209).

Anche durante il periodo di prova le ferie maturano regolarmente (Corte Cost. 22 dicembre 1980 n. 189).

Lavoratori part-time e a termine: ferie proporzionate

Nei contratti a tempo determinato o in caso di assunzione o cessazione nel corso dell’anno, il dipendente ha diritto a un numero di giorni di ferie proporzionale al periodo lavorato.

In genere, ogni mese di lavoro dà diritto a 1/12 delle ferie annuali. Le frazioni di mese superiori a 15 giorni valgono come un mese intero. Anche in questo caso, la contrattazione collettiva può stabilire regole più specifiche.

Ferie e normativa europea: più attenzione dalle aziende

Negli ultimi anni, il quadro normativo europeo ha richiesto adeguamenti anche sul fronte delle ferie, spingendo molte aziende a rafforzare la gestione amministrativa di questo diritto. Le regole sulla fruizione, sul rinvio e sulla monetizzazione devono essere osservate con attenzione per evitare sanzioni o contenziosi.

(Adnkronos)

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