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Medicina, per contratti di formazione, cinque milioni dalla Regione

Medicina, per contratti di formazione, cinque milioni dalla Regione

Medicina, per contratti di formazione, cinque milioni dalla Regione

PALERMO - Anche quest’anno la Regione mette a disposizione 5 milioni di euro per il finanziamento di contratti di formazione specialistica nell’area medico-sanitaria nelle università statali, e non, che si trovano nel territorio isolano.

È stato approvato l’avviso pubblico 38/2020 che permette la presentazione delle istanze di partecipazione entro il 23 ottobre. È un percorso che si svolge in continuità ormai dal 2016, e ha lo scopo di rafforzare il sostegno alla promozione dell'alta formazione e della specializzazione post laurea per quelle aree disciplinari a forte vocazione scientifico-tecnologica.

In tal modo, il governo regionale vuole contribuire al conseguimento di una crescita intelligente, per lo sviluppo di un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, attuando la ‘Strategia Europa 2020’ e le indicazioni di priorità d'intervento rivolte all'Italia già nel 2014. Ancora, l’avviso vuole rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l'uguaglianza dei cittadini nell'accesso all'istruzione superiore e, in particolare, a consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi.

In pratica, i soldi messi a disposizione verranno spesi per sostenere i contratti di formazione specialistica delle scuole di specializzazione nell'area medico­-sanitaria degli atenei presenti sul territorio regionale, in aggiunta ai contratti finanziati con fondi ministeriali.

Possono presentare domanda di finanziamento le università, statali e non statali, riconosciute dal ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con sede operativa in Sicilia, accreditate nella macrotipologia ‘C’ “Formazione superiore”, o, se non accreditate, che abbiano già presentato istanza di accreditamento per la macrotipologia richiesta; il requisito di accreditamento regionale dovrà in ogni caso essere posseduto entro la data di adozione delle graduatorie definitive.

Ancora, devono essere sede di scuole di specializzazione nell'area medico-sanitaria. Tali scuole, in coerenza con il fabbisogno di specialisti a livello nazionale e regionale, devono disporre di un numero complessivo di posti, per i quali sono accreditate, in grado di accogliere anche specializzandi da contrattualizzare.

Il percorso formativo specialistico, sulla base dell’attuale legislazione in materia, ha una durata di 4 o 5 anni a seconda della tipologia di specializzazione, durante i quali il medico specializzando impiega le ore contrattuali ad acquisire le competenze che la specialità richiede, oltre a svolgere le relative attività di ricerca. Il complesso di tali attività vengono svolte nell'ambito dei vari Dipartimenti dotati di un vasto numero di laboratori, sale e ambulatori in cui il medico in formazione può apprendere, di volta in volta, le opportune tecniche, la patologia, il rigore del metodo e la dominante conoscenza giuridica di numerosi casi.

L'attività degli specializzandi prevede una supervisione tutoriale, garantita dal personale medico strutturato nella scuola. La predisposizione della tesi di specializzazione si svolge lungo gli anni della formazione e nasce da una delle diverse attività di ricerca in cui lo specializzando si trova impegnato. Per crescere, viene propugnata la collaborazione con le scuole di specializzazione di altre sedi nazionali o straniere, e si realizza mediante l'organizzazione di eventi formativi congiunti che prevedono lo svolgimento di seminari, di incontri monotematici, oltre che di percorsi dedicati, specifici di volta in volta per singolo specializzando, con eventuale integrazione formativa presso altre sedi specialistiche.

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