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Pubbliservizi, lettera di licenziamento per 333 lavoratori

Pubbliservizi, lettera di licenziamento per 333 lavoratori

Pubbliservizi, lettera di licenziamento per 333 lavoratori

Lo scorso fine settimana a Catania si è assistito a una nuova brutta notizia riguardo soprattutto all’aspetto dell’occupazione. E’ arrivata infatti la lettera di licenziamento collettivo per i 333 lavoratori della Pubbliservizi Spa, la società partecipata della Città Metropolitana di Catania dichiarata fallita alla fine dello scorso mese di novembre. L’avvio della procedura ha rappresentato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per i lavoratori, che speravano di avere una nuova proroga fino al prossimo mese di luglio.

Pubbliservizi: il nodo licenziamenti

Nei prossimi mesi si tenterà quindi di trovare un modo per assorbire il personale licenziato e i servizi della società e per farlo sono state prospettate tre soluzioni. La prima è quella riguardante la costituzione di un’azienda speciale in tempi piuttosto celeri. La seconda è l’accettazione da parte del Tribunale del ricorso presentato dal consiglio d’amministrazione della ditta il prossimo 10 marzo. La terza infine, e ritenuta da qualcuno come ultima spiaggia, è l’affidamento a bando di gara dei servizi stessi.

Tre mesi abbondanti senza risposte rassicuranti

Tutto ha avuto inizio lo scorso 29 novembre del 2022, quando la Quarta Sezione Fallimentare del Tribunale di Catania ha ritenuto inammissibile la domanda di omologazione di concordato avanzata dalla stessa azienda mandando così quest’ultima in liquidazione giudiziale. Da quel momento, hanno avuto inizio gli appelli dei sindacati per salvare i posti di lavoro in ballo e la questione è giunta anche in consiglio comunale a Catania, dove soprattutto il Movimento per l’Autonomia si è battuto per la difesa dei diritti degli ormai ex dipendenti puntando il dito contro l’ex commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese.

Pubbliservizi: futuro nebuloso

Al termine dello scorso anno ecco la proroga dell’esercizio provvisorio, inizialmente fissato allo scorso mese di dicembre, fino al prossimo 31 marzo. Un qualcosa questo che assieme alla successiva disponibilità della Città Metropolitana alla proroga del contratto dei dipendenti aveva alimentato le speranze di questi ultimi. Dopo la lettera di licenziamento collettivo dello scorso weekend però il futuro è sempre più nebuloso e chissà quali altri colpi di scena potrebbero arrivare prossimamente.

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