PALERMO - Sono 709.821 i siciliani che hanno percepito, nel 2022, la pensione o il reddito di cittadinanza, con un importo medio di 596,93 euro. Soldi che hanno aiutato moltissimi a sbarcare il lunario in un anno in cui la crisi economica e gli aumenti generalizzati dei prezzi, che hanno portato l’inflazione a percentuali a due cifre, hanno fatto non pochi danni. Nello specifico, sono 284.381 i nuclei familiari che hanno usufruito del reddito di cittadinanza, per un totale di 683.936 persone coinvolte, e un importo medio di 622,65 euro; la pensione di cittadinanza, invece, è stata versata a 22.190 nuclei familiari, per un totale di 25.885 persone, e un importo medio di 290,42 euro. Le province che segnano i numeri più alti sono, in ordine, Palermo, Catania e Messina.
Nei territori del capoluogo di regione sono state in totale 226.360 le persone che hanno fruito del sostegno al reddito, e una media di importo che supera la media regionale, salendo a 636,37 euro. A Catania i percettori sono stati, invece, 178.123, per un importo medio di 607,50 euro. Messina scende a 67.372 persone coinvolte, e un importo medio di 563,94 euro. In riferimento al solo reddito di cittadinanza, gli importi mensili salgono: a Palermo si arriva a 666,89 euro, a Catania a 633,31 euro, a Messina a 586,85 euro. In generale, la Sicilia si pone, in media, al di sopra dei numeri nazionali, dove, a dicembre 2022, sono stati versati in media, ad ogni percettore, 549 euro al mese. Nella penisola, nello scorso anno, i nuclei beneficiari di almeno una mensilità di Rdc o di PdC sono stati 1,69 milioni, per un totale di 3,66 milioni di persone coinvolte. Per i nuclei con presenza di minori (367 mila, con 1,3 milioni di persone coinvolte in tutta Italia), l’importo medio mensile è di 679 euro, e va da un minimo di 593 euro per i nuclei composti da due persone a 739 euro per quelli composti da cinque persone. I nuclei con presenza di disabili sono quasi 204 mila, con 456 mila persone coinvolte. L’importo medio mensile erogato è crescente nel tempo: complessivamente, è aumentato del 12%, passando da 492 euro nell’anno 2019 a 551 euro nel 2022.
I numeri sono molto diversi per area territoriale, e crescono scendendo dal Settentrione al Meridione: la distribuzione vede 425mila persone beneficiarie al Nord, 327mila al Centro e oltre 1,7 milioni nell’area Sud e Isole. Il differenziale assoluto tra Sud e isole da un lato e Nord dall’altro è stabilmente superiore a 100 euro al mese, mentre quello tra RdC e PdC oscilla attorno ai 300 euro al mese. Insomma, mentre si va a chiudere il capitolo del Reddito di cittadinanza, che dovrebbe esaurirsi entro il 2023, i numeri del 2022 mostrano come moltissime famiglie ne abbiano goduto e continuano a goderne.
Per smascherare coloro i quali non ne avrebbero diritto, l’Inps ha deciso di aumentare l’efficienza dei controlli sui richiedenti, attraverso lo scambio di informazioni con il ministero della Giustizia. Il 20 gennaio è stato infatti siglato il protocollo operativo tra Inps e il dicastero di via Arenula, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che consentirà, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, la verifica mensile e automatica, operata con sistemi di interoperabilità e modalità strutturata di scambio dati, dell’eventuale stato detentivo dei richiedenti il reddito di cittadinanza, prima dell’erogazione del beneficio.
Inoltre, l’attuazione del protocollo consentirà ad Inps di disporre, in automatico, la revoca e il recupero della prestazione indebita in caso di omessa dichiarazione.
Lascia una risposta