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La Lotteria degli scontrini si rinnova

La Lotteria degli scontrini si rinnova

La Lotteria degli scontrini si rinnova

ROMA - La lotteria degli scontrini si rinnova profondamente e cambia volto. L’iniziativa, voluta dal Governo Conte II nell’ambito del piano “cashless”, si è rivelata finora un vero e proprio fallimento.A rivelarlo sono i numeri e le analisi che, su di essi, hanno fornito – in periodi differenti – la Corte dei conti e la Cgia di Mestre. Nel dettaglio la lotteria prevede una serie di premi per chi effettua acquisti con metodi di pagamento elettronici a partire da un euro. Più si spende, più “biglietti virtuali” si ottengono. Ad oggi sono previste estrazioni settimanali (premi da 25.000 € per chi compra e da 5000 per chi vende), mensili (premi da 100 mila € per chi compra e da 20 mila per chi vende), annuali (1 premio da 5 milioni per l’acquirente e uno da 1 milione per l’esercente). La principale novità introdotta dall’Agenzia delle Entrate – tramite il provvedimento 15943 del 18 gennaio 2023 del suo direttore Ernesto Maria Ruffini – riguarda modalità e regole di partecipazione alla lotteria. La novità è quella dell’estrazione istantanea che, appunto, consentirà al consumatore di vincere in tempo reale.

Tale provvedimento, infatti, stabilisce l’adeguamento, entro il 2 ottobre 2023, dei registratori telematici per l’emissione di scontrini con QR Code. Scansionando il codice a barre bidimensionale, infatti, si prenderà parte all’estrazione istanea. Starà al consumatore che vorrà partecipare alla lotteria decidere, al momento del pagamento, se concorrere alle estrazioni successive o se tentare la fortuna con quella immediata. Questa modalità di gioco snellisce le tempistiche e quindi, nelle intenzioni di chi la propone, favorirebbe l’adesione – finora molto timida – al programma. Secondo le regole attualmente vigenti l’acquirente che intendesse partecipare alle estrazioni, deve mostrare il “codice lotteria” personale (generabile tramite il portale ufficiale della lotteria) al rivenditore o digitarlo manualmente tramite il Pos. Una procedura tortuosa, che allunga inevitabilmente i tempi di “percorrenza” alle casse e che – con ogni probabilità – ha scoraggiato acquirenti ed avventori a prendere parte alla lotteria.

Un flop, come dicevamo in apertura, testimoniato dai numeri forniti dalla stessa Agenzia delle dogane e dei monopoli. Su questi numeri si basa l’analisi della Cgia di Mestre che, nel maggio dello scorso anno, definì la lotteria degli scontrini (insieme al cashback “mandato in soffitta” dal governo Draghi) un flop. Nel marzo del 2021 gli scontrini associati alla lotteria erano stati circa 25 mila per poi diminuire notevolmente con il trascorrere del tempo.Nell’autunno dello stesso anno, ad esempio, se ne registrarono poco più di 5 mila. Il copione non cambia se si guarda all’altra sponda, ovvero quella dei commercianti. Dati emblematici anche in questo caso, certificati dalla Corte dei conti nel “Rapporto 2021 sul coordinamento della finanza pubblica”.

“L’adesione alla lotteria degli scontrini - afferma la magistratura contabile - è risultata al momento alquanto limitata e settoriale”.Infatti, nella fase storica fotografata dal rapporto, soltanto il 23% degli esercenti tenuti alla trasmissione telematica dei corrispettivi aveva aderito all'iniziativa, trasmettendo almeno una operazione.La maggior parte degli “aderenti” erano operatori della grande distribuzione. Le transazioni effettuate nei supermercati – sempre secondo i dati della Corte dei conti – rappresentavano il 54,4% del totale di quelle effettuate nel 2021.

La situazione, da quanto emerge pur in assenza di “riferimenti certificati” pare sia rimasta immutata anche nel 2022. La conferma a questo assunto, d’altra parte, l’ha data la stessa AdE con l’introduzione delle modifiche che abbiamo descritto. Una novità, quella rappresentata dall’estrazione immediata, che era già in cantiere ai tempi dell’Esecutivo Draghi e che adesso si compie definitivamente. Staremo a vedere se basterà per rilanciare la lotteria degli scontrini e, soprattutto, se l’iniziativa – come nelle intenzioni dei suoi ideatori – riuscirà ad essere, al contrario di quanto avvenuto finora, un incentivo ai pagamenti elettronici e un argine all’evasione.

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