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La stagione turistica tormentata della Sicilia

La stagione turistica tormentata della Sicilia

La stagione turistica tormentata della Sicilia

PALERMO - È stata una stagione estiva altalenante per il turismo siciliano. Tanti gli arrivi di viaggiatori sia italiani che provenienti dall’estero, ma tante, troppe, anche le disdette, che hanno seguito le notizie degli incendi di fine luglio, la chiusura dell’aeroporto di Catania e i tanti disservizi che hanno vissuto chi si trovava sul suolo isolano in quei giorni frenetici. “Nel sud est siciliano anche picchi del 40% tra disdette e riprogrammazione delle presenze – ha detto il coordinatore Cna Balneari Sicilia, Gianpaolo Miceli – ed è ancora da verificare l'impatto sul mese di agosto. Ci aspettiamo un calo e auspichiamo numeri migliori nella coda di stagione estiva”.

L'appello al ministro Santanchè

La preoccupazione per il ritorno in negativo in termini economici di quanto accaduto negli ultimi giorni del mese scorso è stata espressa anche dal sindaco di Castellammare del Golfo Giuseppe Fausto, che ha scritto una lettera indirizzata ai massimi vertici del governo nazionale, in cui si lanciava l’allarme per le continue disdette di prenotazioni. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha risposto immediatamente all’appello del primo cittadino, e ha annunciato misure che possano servire ad arginare la crisi degli arrivi.

“Grazie al ministro per il Turismo Daniela Santanchè – ha affermato Fausto - che ha immediatamente risposto al mio appello chiamandomi per farmi presente la volontà del governo Meloni a lavorare insieme, su tutti i livelli istituzionali, per tentare di arginare la crisi turistica che sta investendo la Sicilia per più motivazioni, in primis per la paura delle conseguenze degli incendi”.

Il fondo da 15 milioni

Nello specifico, il sindaco aveva chiesto una campagna mediatica che potesse rassicurare i turisti sulla sicurezza del territorio siciliano. Intanto la stessa ministra ha anche dato rassicurazioni all’associazione di “Noi albergatori” di Siracusa garantendo un fondo di 15 milioni di euro, a tutela di viaggiatori e operatori del settore turistico, nonché comunicati, veicolati anche all’estero, sulla fruibilità di tutte le bellezze della Sicilia. Nel periodo di maggiore criticità dei voli da e per Catania, infatti, l’associazione di categoria si era rivolta al ministro del Turismo, elencandole le tante difficoltà registrate e chiedendole un impegno concreto a tutela di viaggiatori e operatori turistici ma anche di rilanciare, attraverso una mirata campagna stampa a livello internazionale, l’immagine della Sicilia, fortemente compromessa da incendi, mancanza di elettricità e acqua, nonché da infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie da terzo mondo.

Turismo Sicilia, il caro prezzi

A preoccupare però c’è anche il caro prezzi che, secondo alcuni, terrebbe lontani i turisti dalla Sicilia. Secondo Miceli va chiarito come ci sia molta disinformazione sul “caro ombrellone”. Proprio la Cna, a inizio stagione, pubblica un’indagine che offrire un quadro dei prezzi applicati dagli operatori.

“Vogliamo ancora una volta ribadire – ha detto Miceli - che i rincari non sono generalizzati e non riguardano tutti gli operatori ma una parte assolutamente minoritaria degli stessi. La stragrande maggioranza degli stabilimenti sta mantenendo i medesimi prezzi del 2022 con alcuni rincari contenuti entro il 10% e solo per una ridotta schiera di realtà”.

Turismo Sicilia, i numeri dell'aeroporto di Palermo

Intanto lo scalo aereo di Palermo a Ferragosto ha segnato numeri eccezionali: sono transitati, tra arrivi e partenze, 31.536 viaggiatori. I voli sono stati 210, in media 150 passeggeri su ogni volo. Si tratta di risultati, mai annotati negli anni scorsi a Ferragosto, che ormai sono diventati una abitudine nell’aeroporto palermitano, che da inizio anno ha visto crescere il numero di passeggeri, segnando record su record rispetto alle ottime performance del 2022. Nel periodo 12/15 agosto, invece, i voli sono stati 844 e i viaggiatori 125mila, mentre dall’11 al 17 agosto sono volati, dalle due piste dello scalo aereo palermitano ben 1.451 aerei, con a bordo circa 215 mila viaggiatori.

“Questo grande afflusso di viaggiatori, ormai una prassi per l’aeroporto, gestito con grande efficienza da tutti i servizi che operano nel terminal - dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo - da un lato ci fa piacere, ma dall’altro indica che dobbiamo fare presto per completare la riqualificazione del terminal, perché è stato accumulato troppo ritardo. Dal mio insediamento - continua Riggio - i lavori hanno avuto un’accelerazione, ed entro fine anno sarà completato il primo lotto. Con i prossimi investimenti bisognerà definire l’intera struttura, senza ulteriori indugi”.

I lavori di ammodernamento stanno investendo l’intera struttura: nei mesi estivi, sono state aperte nuove sale per i passeggeri, nuovi ristoranti e bar vista mare, installate 200 sedute, molte con porta usb in dotazione per la ricarica di apparecchi elettronici, wi-fi gratuito, postazioni di ricarica telefonini e tablet, un fronte unico per i controlli di sicurezza.

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