Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, è stato in Sicilia per alcune iniziative elettorali a sostegno dei candidati del Partito Democratico alle amministrative del 4 e 5 ottobre. Boccia è intervenuto a Carini e Villabate in provincia di Palermo, a Marsala (Tp) e a Sciacca, nell'agrigentino. Il Ministro ha colto l'occasione per portare avanti una riflessioni sul rapporto tra Partito democratico e Movimento Cinquestelle. "Auspico l'alleanza con il M5s dal 2013 - ha detto Boccia - è evidente che per fare una alleanza è necessario tagliarsi i ponti alle spalle. Ora tocca al M5s fare questo percorso interno, però siamo rispettosi dell'evoluzione, del travaglio interno e sappiamo aspettare. Sapendo che alle ultime regionali se non ci fosse stato il Pd, le Regioni sarebbero finite tutte nelle mani di Salvini e Meloni".
L'intervento di Boccia ha voluto essere una sorta di monito nei confronti dei pentastellati, fatto nella consapevolezza che il Pd è comunque capace di camminare da solo e con le proprie gambe. "Eviterei dove ai ballottaggi siamo andati con i M5s di mettere in evidenza distinzioni e differenze che non possono essere nazionali - ha proseguito Boccia - Si confrontino i candidati locali, viceversa se questo messaggio non dovesse essere accolto dal M5s, noi del Pd come è noto la campagna elettorale sappiamo farla e la faremo dai palchi fino a venerdì sera".
Boccia ha poi auspicato che l'alleanza che già c'è a livello nazionale tra Pd e Movimento Cinquestelle si possa diffondere i maniera capillare in tutta Italia. “In Sicilia c'è un dialogo ben avviato e questo fa ben sperare. Mi auguro che questo coraggio aumenti sempre di più", auspicando che nell'Isola si possa avviare una discussione seria sullo Statuto speciale, “perché va adeguato alla società moderna e digitale" ed ha invitato il Pd siciliano a lavorare in tal senso. Il segretario del Pd regionale, Anthony Barbagallo, ha aggiunto: "Ci sono alcune questioni dello Statuto che vanno riviste nell'ottica del nuovo millennio".
Sulla riforma elettorale Boccia spera che vi sia un forte consenso in Parlamento. "Sulla riforma elettorale la discussione in commissione era stata abbastanza esaustiva. Ora dipenderà dal confronto tra le forze politiche di maggioranza, il Pd non deve aggiungere altro. Nicola Zingaretti è stato piuttosto chiaro, si va avanti e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, poi il Parlamento è sempre sovrano: se la maggioranza è lineare e rispettosa degli impegni assunti col Pd si va avanti su quella strada".
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