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L'intervento di Salvo Pogliese durante la due giorni "Patrioti in Comune"

L'intervento di Salvo Pogliese durante la due giorni "Patrioti in Comune"

L’intervento di Salvo Pogliese durante la due giorni “Patrioti in Comune”

La programmazione dei fondi del Pnrr, la gestione della finanza pubblica negli enti locali, la sicurezza dei territori, le riforme fiscali nonché la questione infrastrutturale e quella della mobilità. Sono stati tanti gli argomenti affrontati da Fratelli d’Italia nella due giorni catanese dal titolo “Patrioti in Comune”, che ha visto la partecipazione di tanti esponenti del partito meloniano, amministratori locali e sindaci, nonché rappresentanti di istituzioni, chiamati per discutere di programmazione e governo del territorio. Tra loro, oltre il sindaco di Catania e alcuni esponenti della Giunta, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, il presidente della Commissione Bilancio all’Ars, Dario Daidone e l’ex sindaco di Catania, Salvo Pogliese. È lui, nella prima giornata di lavori, a dare i saluti alla platea e a partecipare anche al primo dei panel, moderato dal coordinatore cittadino del partito, Luca Sangiorgio, e focalizzato sulla città del futuro e l’utilizzo dei fondi Pnrr e comunitari.

"Patrioti in Comune", l'intervento di Salvo Pogliese

“Un evento di valenza regionale dove abbiamo coinvolto i nostri amministratori, direttori della programmazione, vertici di Rfi e Trenitalia, nella convinzione e consapevolezza che bisogna confrontarsi sui temi strategici nell’amministrazione degli enti locali – sottolinea Pogliese. Mi riferisco ai fondi europei, del Pnrr e ai fondi regionali, partendo da alcune best practice che abbiamo attuato a Catania. Lo dico con presunzione e orgoglio”. L’ex sindaco fa riferimento all’utilizzo dei fondi europei e delle risorse europee per assumere 110 tecnici, ingegneri, architetti e commercialisti per poter accelerare nella spesa. Secondo Sergio Parisi, assessore alle Politiche europee del comune di Catania e già assessore alla stessa materia con il sindaco Pogliese, Catania è oggi terza per spesa dei fondi in tutta Italia.

L’ex primo cittadino entra poi nel merito dell’azione del sindaco Trantino in relazione ad alcune opere pubbliche, consegnate come la bretella di collegamento tra via del Rotolo e la Circonvallazione, o avviate, come la riqualificazione della via Tempio. “Enrico Tarantino si sta caratterizzando per un grande dinamismo – dice - in assoluta continuità con quello che abbiamo avviato noi. Non è un caso, che è stato il mio bravissimo assessore all’Urbanistica”. Tanti, poi, gli assessori traghettati da una all’altra amministrazione. “Nella sua giunta – continua Pogliese - oltretutto ci sono Sergio Parisi, Alessandro Porto e Paolo La Greca, quest’ultimo era il mio esperto per la pianificazione urbanistica della città, quando avevo trattenuto per me la delega. C’è assoluta continuità” – ribadisce.

L’ex primo cittadino commenta in particolare le numerose inaugurazione avviate dal sindaco Trantino, sottolineando quanto queste siano state possibili proprio per il lavoro fatto dalla sua Giunta. “Oggi si raccolgono i frutti dell’impegno e del grande lavoro che abbiamo fatto negli anni passati, soprattutto dopo il dissesto – ribadisce: basti pensare alle oltre 15 inaugurazioni di parchi, arterie e piazze che ha già fatto il sindaco. È fisiologico che una nuova amministrazione raccolga i frutti della precedente, ma vorrei ricordare quello che ho ereditato io da Enzo Bianco: in cinque anni, ho inaugurato esclusivamente una porzione di Piazza Nettuno, che poi ha visto altri due interventi per il rifacimento strutturale. Non ho inaugurato alcuna opera pubblica: Bianco mi ha regalato un miliardo e mezzo di debiti mentre io ho regalato alla città progetti avviati e finanziati”.

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