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Coronavirus, Miccichè a Fontana, stavolta non ci chiuderete

Coronavirus, Miccichè a Fontana, stavolta non ci chiuderete

Coronavirus, Miccichè a Fontana, stavolta non ci chiuderete

"Il Governo ha già sbagliato una volta pressato dai governatori del Nord Italia, oggi non ricommetta lo stesso errore e proceda con chiusure selettive". La "dichiarazione di guerra" alle regioni a trazione leghista che, per bocca del governatore della Lombardia Fontana, hanno nuovamente chiesto al premier Giuseppe Conte di chiudere uniformemente tutto il territorio nazionale, non è arrivata né dal Pd né dal M5s, ma dalla portavoce siciliana di Forza Italia, la vicecapogruppo di Fi al Senato Gabriella Giammanco. "Siamo contrari - ha dichiarato senza mezzi termini - al lockdown nazionale invocato dal presidente della Regione Lombardia Fontana: servono chiusure selettive, non ci sono altre strade". "La Sicilia - ha sottolineato - ha già pagato un prezzo altissimo chiudendo tutto nello scorso marzo nonostante fosse praticamente covid free. La nostra economia non può permettersi nuove chiusure generalizzate, non è razionale e non sarebbe giusto nei confronti di chi ha fatto enormi sacrifici pur senza alcuna emergenza in corso". Meno di un'ora dopo le agenzie di stampa riportano la dichiarazione del presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, che ribadisce: "Qui in Sicilia abbiamo pagato a marzo un prezzo pazzesco per un errore del governo sulla generalizzazione della chiusura e non siamo intenzionati a pagarlo nuovamente". "Sono sicuro - aggiunge - che le dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, non rappresentino la volontà di tutta la Lega, che altrimenti dovrebbe ricominciare a chiamarsi Lega Nord". In realtà il partito di Matteo Salvini, anche se per ragioni di opportunità al Sud taglia l'appendice "Nord", continua a chiamarsi ufficialmente, come è stato confermato con lo Statuto del novembre del 2019, "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania". Ma il dato politico rilevante è che sembra ci sia da parte di Forza Italia in Sicilia una volontà di reagire, stavolta, allo strapotere della Lega e del Nord. Non pervenuto, sulla vicenda lockdown, il presidente della Regione Nello Musumeci che ieri ha parlato solo a conclusione della riunione di Regioni, Province e Comuni con il Governo nazionale. Oggi il confronto sul testo del nuovo Dpcm proseguirà e, ha sottolineato Musumeci, "speriamo che stavolta sia davvero condiviso: vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli". "Scelte forti ma non chiare - ha aggiunto - diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori. C'è una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato: la drammatica situazione che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane". "Due - ha sottolineato - le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l'adozione di piani terapeutici/farmacologici per l'assistenza al domicilio, limitando così la pressione sugli ospedali".

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