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Coronavirus, ora la destra estrema pianifica disordini a Torino

Coronavirus, ora la destra estrema pianifica disordini a Torino

Coronavirus, ora la destra estrema pianifica disordini a Torino

Una decina tra arrestati e denunciati, è questo il primo risultato della reazione della Procura di Roma alle azioni di guerriglia urbana che sabato sera si sono verificate nella piazza del Popolo, dove c'erano pregiudicati di Forza Nuova. Il bilancio è stato di sette feriti tra le forze dell'ordine prese di mira, cassonetti dati alle fiamme e lanci di lacrimogeni. Tutto questo dopo che la sera prima, a seguito della "chiamata alle armi" del segretario di Forza Nuova Roberto Fiore dopo un comunicato in cui parlava di "dittatura sanitaria" da spezzare con la "rivoluzione", centinaia di persone a Napoli - un mix di malavitosi dello spaccio in connubio con galassia antagonista e ultrà del calcio - avevano vandalizzato la città, con atti di guerriglia urbana e assalti alle Forze dell'Ordine definiti "criminali" dal Questore. Le proteste dei sindacati di polizia Il rilascio dei due primi arrestati per la guerriglia napoletana è stato condannato dal Coisp, sindacato autonomo di polizia, che lo ritiene un fatto "vergognoso" dato che si tratta di pregiudicati che ora "tornano a casa come se nulla fosse accaduto dopo aver aggredito la polizia". "Le condotte e la violenza contro i poliziotti e le nostre città - chiede il Siap, altra sigla sindacale dei lavoratori della polizia - non devono più essere tollerati e le associazioni che come Forza Nuova violano la legge e le prescrizioni sul diritto di manifestare, e usano sistematicamente violenza, devono essere sciolte". Il nuovo obiettivo della destra è Torino E a Torino sono in corso indagini della Digos su un tam tam social nel quale si esorta a fare come a Napoli dando appuntamento per stasera a chi si oppone al "coprifuoco" e alla "dittatura". Anche in questo caso dietro ci sarebbe la regia di elementi dell'estrema destra. "Se fossi dall'altra parte anche io proverei rabbia contro le misure del governo, anche se direi di aspettare e vedere il sostegno economico che sarà cospicuo", ha detto il premier Conte, invitando a stare attenti "perché non dobbiamo offrire ai professionisti della protesta e dei disordini sociali di avere spazio". Crosetto, Forza Nuova? Gentaglia Ma anche l'ex ministro Guido Crosetto, di FdI, ha scritto su Twitter, "Se gentaglia come quella di Forza Nuova pensa di poter usare la rabbia e la frustrazione di tutti noi e debolezza collettiva del momento, per provare ad innescare escalation di violenza nelle grandi città, la reazione delle Stato deve essere durissima e immediata". Anche il leader M5s Luigi Di Maio ha condannato le violenze organizzate, afferma il ministro degli Esteri dei Cinque stelle, "dall'estrema destra" a Roma, seguito dalla sindaco Virginia Raggi che ha promesso "tolleranza zero". Collegamenti con i disordini napoletani Ma non c'era solo l'estrema destra. "A Napoli, nell'irrazionalità di tante persone inconsapevoli di quanto stavano facendo - ha detto Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia - c'era anche una sapiente regia. Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli". I pm romani, coordinati dal procuratore Michele Prestipino attendono le informative dalla forze dell'ordine per verificare i possibili collegamenti con i disordini napoletani. A Roma, oltre alla decina tra arrestati e denunciati, ci sono anche altre dieci persone identificate sempre nella capitale. Una regia unica nei disordini Danneggiamento e violenza privata i profili penali che potrebbero essere valutati dagli inquirenti. Di "violenze inaccettabili e preoordinate" ha parlato la ministro dell'Interno Luciana Lamorgese riferendosi alla guerriglia di Napoli, e ora le indagini puntano in quella direzione per verificare se c'è una regia unitaria. Gli appelli social per la mobilitazione di Torino contro la stretta anti Covid hanno convocato due manifestazioni per stasera, una in piazza Castello alle 20.30 e l'altra in piazza Vittorio Veneto alle 21. I messaggi sono anonimi. "Il tempo delle richieste - si legge - è finito, sappiamo che chi ci governa non ci ascolta, popolo italiano e piemontese ci dobbiamo riunire ed essere uniti contro questa dittatura, contro questo coprifuoco e contro un possibile lockdown".

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