PALERMO - Giro di boa per le consultazioni elettorali in Sicilia. Superate le votazioni per i sindaci e i consigli comunali ora per i partiti è il momento di affrontare le strategie per le Regionali. Le coalizioni di destra e sinistra dovranno superare incomprensioni e divisioni e anche se nel capoluogo il centrodestra ha vinto, dovrà superare le divisioni interne per potere conquistare la poltrona più alta della Regione. Questi i numeri resi noti da Euromedia Research relativi alle intenzioni di voto a livello nazionale.
Fratelli d’Italia oggi sarebbe il primo partito italiano con il 22.5% (+ 0.3 rispetto al 25 maggio 2022). Seguono il PD 22.3% (+0.8), la Lega con il 15.3% (-0.4%). Quarto in classifica il M5S con il 11.4% (-1.1%) poi Forza Italia al 7.5% (-0.1) seguita da Azione +Europa al 5.1% (+ 0.3) Cresce Italexit che risulta al 3.1% (+0.2) quindi Italia Viva con 2.6% (+ 0.3). I Verdi scendono al 2% (-0.5). Mentre Sinistra Italiana è all`1.7% (+ 0.1), Leu -Art 1 all’1.6% (+ 0.1). Infine gli altri di centrodestra avrebbero lo 0.6% (- 0.1).
Totò Cuffaro conquista Sala delle Lapidi
Particolarmente soddisfatto è l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, che alle elezioni di domenica scorsa ha superato la soglia di sbarramento ed è riuscito a conquistare Sala delle Lapidi a Palermo con tre consiglieri: “Siamo a lavoro per preparare le liste per il rinnovo dell’Ars. Saranno formate da candidati tutti nuovi e che non hanno mai ricoperto ruoli di parlamentari e di assessori – ha detto -. Da democristiani ci impegneremo per mettere insieme tutte le anime della coalizione e ci sforzeremo ancora una volta, come abbiamo fatto per il candidato sindaco di Palermo, di farli ragionare perché si ritrovino le ragioni dell'unità piuttosto che quelle che portano a dividersi”.
Soddisfazione anche per Nino Minardo (Lega)
Anche il segretario regionale della Lega in Sicilia Nino Minardo mostra soddisfazione: “Nelle due grandi città metropolitane, Prima l’Italia entra bene in consiglio comunale e contribuisce in maniera rilevante alla vittoria dei candidati – ma avverte - il dato politico nitido e inequivocabile del voto del 12 giugno è che laddove il centrodestra si presenta unito vince con ampio margine rispetto agli altri partiti e coalizioni, convince l’elettorato, propone progetti politici validi. Tutta la classe dirigente del centrodestra siciliano ha adesso un ulteriore sprono per trovare rapidamente la migliore sintesi possibile su una candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana che faccia tesoro di ciò che abbiamo visto in questa tornata elettorale”.
Attiva Sicilia ritiene che solo l’unità di intenti possa rendere più forte il centrodestra: “I risultati delle elezioni amministrative dimostrano essenzialmente due cose. La prima è la tenuta dell’area che governa la Regione, un fattore per nulla scontato dopo che la pandemia ha acuito le emergenze sociali che l’isola si trascina dalla scorsa legislatura. E poi che il centrodestra stravince quando è unito e la sua proposta politica è chiara e leggibile dagli elettori. Motivo per cui appare un incomprensibile controsenso l'ennesimo attacco di Miccichè a Musumeci”.
E sempre in tema di numeri, il sondaggio ha dato un valore complessivo agli schieramenti: il Centrodestra (Fdi-Lega-Fi- altri di Cdx) raggiungerebbe il 45.9% mentre il Centrosinistra (PD-M5S-Leu-Si) il 37%. Gli altri di Centrosinistra (Azione-Italia Viva e +Europa) hanno complessivamente il 9.7%%. I non coalizzati raggiungono il 7.4%. Riguardo alle alleanze nei due schieramenti il campione di Euromedia ritiene che per il 45.1% il centrodestra si presenterà unito alle prossime elezioni politiche, il 26.4% ritiene invece che rimarrà diviso ed il 28.5% non esprime un’opinione. Per quanto riguarda il centrosinistra il 36.4 % ritiene che Pd, M5S, Sinistra Italiana e Mdp saranno uniti alle politiche mentre il 29.1% ritiene che l’unità a sinistra non si farà. Il 34.5% non esprime un’opinione in merito.
Raffaella Pessina
Lascia una risposta