
Infrastrutture, il viceministro Cancelleri contro il Governo regionale
"Semplificare e avviare velocemente cantieri, questo dovrebbe essere il dovere di tutti i livelli istituzionali, cosa che in una regione come la Sicilia si traduce in sviluppo delle infrastrutture e nuovi posti di lavoro, purtroppo il primo ostacolo è proprio il governo della Regione stessa".
L'attacco del viceministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri al presidente della regione Musumeci è diretto.
Cancelleri si riferisce "ai disagi causati dal comma 5 dell'articolo 54 della legge urbanistica della Regione" che, "caso unico in tutt'Italia, sta bloccando in Sicilia opere per oltre sette miliardi di euro".
"A causa di questo articolo - ha spiegato Cancelleri - si sono bloccate le conferenze dei servizi perché nessuna opera riesce ad avere il parere positivo e succede infatti che iniziano a verificarsi i primi ritardi, oggi infatti doveva essere approvata la variante di Vittoria-Comiso per complessivi 164 milioni di euro che invece è stata rinviata alla fine di gennaio del 2021".
Il governo Musumeci, si chiede Cancelleri, "sempre pronto a bacchettare tutti per i ritardi altrui cosa ha da dire questa volta?".
"Anche di fronte ai miei continui solleciti istituzionali - ha sottolineato - all'assessore Cordaro e al presidente dell'Ars Miccichè nulla è cambiato, l'inerzia del governo regionale ha messo le ganasce allo sviluppo della Sicilia e, cosa ancora più grave la lista si sta facendo sempre più lunga e corposa".
Secondo il vice ministro sono bloccati anche il lotto B5 dell'itinerario Nord-Sud fra Mistretta e Nicosia per 120 milioni di euro; il primo lotto della variante di Alcamo per oltre 26 milioni di euro; il tratto B della strada statale Licodia Eubea-Libertina per 205 milioni di euro; la circonvallazione di Gela per 250 milioni di euro; il tratto Paternò-Adrano per un investimento di oltre 300 milioni di euro.
Al palo inoltre le tratte ferroviarie: i sei lotti della Palermo-Catania per 5,2 miliardi di euro; la Palermo-Trapani via Milo per 140 milioni di euro; il secondo lotto dell'anello di Palermo per un 100 milioni di euro; i lavori per l'interramento delle linee Catania Centrale-Catania Acquicella e Catania Acquicella-Bicocca per oltre 800 milioni di euro.
"Insomma - ha concluso Cancelleri - un danno complessivo per la nostra regione di sette miliardi e trecento milioni di euro, una vergogna assoluta Lancio un appello a tutte le forze politiche del Parlamento siciliano affinché abroghino quel comma e restituiscano alla Sicilia lo sviluppo al momento bloccato".
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