A cinque giorni dalla decisione dei ministri Nordio e Piantedosi di non riferire in Parlamento sul caso Almasri, il governo cambia rotta. Il Guardasigilli e il titolare del Viminale terranno un’informativa per rispondere alle richieste delle opposizioni, che da giorni chiedono chiarimenti sulla vicenda. La decisione è maturata in una riunione a Palazzo Chigi alla presenza di Giulia Bongiorno (Lega), presidente della commissione Giustizia del Senato e avvocato della premier Giorgia Meloni, del sottosegretario Alfredo Mantovano e dei due ministri. Tutti e quattro risultano indagati per il rimpatrio, con un volo di Stato italiano, del cittadino libico che la Corte penale internazionale aveva chiesto di arrestare.
La tensione in Parlamento
Le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato, convocate per martedì, definiranno tempi e modalità dell’informativa. Ma la decisione del governo emerge al termine di una giornata di forte tensione in Aula. Alla ripresa dei lavori a Montecitorio, dopo giorni di attesa, l’opposizione è andata all’attacco. Il primo a intervenire è il leader del M5S, Giuseppe Conte, con parole durissime:
"Giorgia Meloni deve spiegare al Paese perché ha consentito che un criminale, accusato di atrocità come lo stupro su bambini di cinque anni, fosse sottratto alla giustizia internazionale con tutti gli onori di un volo di Stato. Ora l’Italia è esposta a una vergogna nazionale e internazionale".
Alle proteste del Movimento 5 Stelle si uniscono Avs, Azione, Italia Viva, Più Europa e il Pd. Chiara Braga, capogruppo dem alla Camera, avverte: “Non riprenderemo i lavori finché il governo non chiarirà in Parlamento”.
Ostruzionismo e divisioni tra le opposizioni
Le opposizioni, però, si dividono sulla strategia da adottare. Se la maggioranza dei gruppi spinge per il blocco delle attività parlamentari, i pentastellati optano per l’ostruzionismo. Iscrivono in massa i loro deputati a parlare sul decreto cultura, trasformando la discussione generale in una maratona di cinque ore, occasione per attaccare l’esecutivo e ribadire la richiesta di un intervento della premier.
Il caso Almasri continua dunque a scuotere la politica italiana, mentre il governo cerca di contenere la tempesta.
(askanews)
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