Le attività sono riprese nelle commissioni di Palazzo dei Normanni. Nuovi equilibri tra i partiti di maggioranza e nuovi in Giunta, dove il presidente Renato Schifani ha dovuto trovare la quadra per le nomine dei nuovi assessori a quote invariate. Dopo la delega del 25 luglio all’avvocato Alessandro Dagnino – persona di massima fiducia personale del presidente Schifani – in sostituzione di Marco Falcone all’economia, dimessosi per l’elezione in Europarlamento, la Giunta Schifani ha visto arrivare i primi di agosto altri due nuovi assessori.
Il piano
Prima l’avvocato Giuseppa Savarino, già presidente della Commissione parlamentare Ambiente dell’Ars, subentrata ad Elena Pagana su Territorio e ambiente. Poi, dopo mesi di delega ad interim in capo allo stesso presidente della Regione per la martoriata agricoltura, è stato raggiunto l’accordo su Salvatore Barbagallo, professore ordinario di Idraulica agraria all’università di Catania, al posto di Luca Sammartino.
La mattina di Palazzo dei Normanni, dopo i lavori di commissione Affari Istituzionali di ieri sull’esame del disegno di legge per le modifiche alla legge regionale 15 maggio 2000 n. 10, partirà con la Giunta Schifani convocata in seduta nella stessa commissione per l’esame di altri due disegni di legge: “Norme in materia di enti locali” e “Modifiche ed integrazioni di norme”. Ritrovato un equilibrio tra i partiti di maggioranza dopo qualche attrito estivo, il presidente Renato Schifani pare essersi rimboccato le maniche per il proprio percorso di riforme sugli Enti locali mancata la reintroduzione dell’elezione diretta di presidenti e consiglieri delle province siciliane.
La convocazione
Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha quindi convocato l’aula per oggi, 10 settembre, che torna a riunirsi dalla chiusura estiva del 6 agosto, per riprendere con il seguito della discussione sulle modifiche alla legge regionale 4 agosto 2015, n. 15. Per l’appunto, la legge regionale con le disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane, che al tempo – Governo regionale di Rosario Crocetta – venne impugnata con delibera del Consiglio dei ministri. Lo stesso ordinamento di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane che Schifani intende in ogni modo superare reintroducendo in Sicilia le province con elezioni dirette.
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