Approvata la riforma dell’Esame di Stato 2025: nuove regole per la Maturità e più risorse alle scuole

Approvata la riforma dell’Esame di Stato 2025: nuove regole per la Maturità e più risorse alle scuole

Approvata la riforma dell’Esame di Stato 2025: nuove regole per la Maturità e più risorse alle scuole

La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del decreto per la riforma dell’Esame di Stato del secondo ciclo e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026. I voti favorevoli sono stati 138, quelli contrari 91.

Secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il provvedimento introduce misure strutturali per la scuola italiana, puntando su sicurezza, valorizzazione dei docenti e una formazione più moderna e orientata alla crescita degli studenti.

Le principali novità: Maturità più rigorosa e nuove regole per l’orale

Il ministro Giuseppe Valditara ha definito la riforma “una svolta importante” per restituire valore e serietà alla Maturità.
Dal prossimo anno:

  • non sarà più possibile boicottare la prova orale: chi farà scena muta sarà bocciato;

  • l’orale si concentrerà su quattro materie scelte a gennaio di ogni anno;

  • la valutazione finale terrà conto anche di attività extrascolastiche meritorie;

  • viene riaffermato il principio del merito e della responsabilità individuale.

Formazione 4+2, sicurezza e fondi per Agenda Sud

La riforma non riguarda solo l’Esame di Stato ma l’intero sistema educativo.
Il decreto rende ordinamentale la filiera tecnologico-professionale 4+2, che prevede:

  • 4 anni di istruzione tecnica e professionale, con programmi innovativi e stretti legami con il mondo delle imprese;

  • 2 anni di formazione post-diploma per l’inserimento qualificato nel lavoro.

Inoltre, il provvedimento stanzia:

  • 240 milioni di euro per il rinnovo del contratto della scuola;

  • nuove risorse per le scuole di Agenda Sud;

  • regole di sicurezza più stringenti per viaggi d’istruzione e trasporto studenti.

Valditara: “Una scuola che mette al centro lo studente”

“Con questa riforma – ha spiegato il ministro Valditara – ridiamo senso alla Maturità e rafforziamo una scuola che mette al centro la persona dello studente. Diamo più soldi ai docenti, più sicurezza, più formazione e un collegamento reale con il mondo del lavoro”.

La legge rappresenta, secondo il ministero, un passo avanti verso una scuola più seria, moderna e meritocratica, capace di valorizzare il talento e la crescita personale degli studenti italiani.

(ITALPRESS)

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