Turismo, per il bando See Sicily, nuove polemiche tra Pd e Regione
"Su 7300 strutture ricettive siciliane hanno partecipato in 830. Di fatto, quasi il novanta per cento degli operatori sarà escluso da ogni forma di finanziamento. Questi sono i dati. Il resto sono soltanto chiacchiere”.
Lo ha affermato il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, replicando all’assessore regionale al Turismo Manlio Messina a proposito del fallimento del bando “See Sicily”.
I dem, infatti, avevano sollevato il caso e l’assessore ha contestato i rilevi mossi.
Ma – hanno sostenuto Barbagallo e Giuseppe Siracusano, responsabile del Dipartimento Turismo e Isole minori del Pd – nella replica di Messina c’è la conferma alle preoccupazioni evidenziate nei giorni scorsi.
A questo punto, ulteriori precisazioni sono necessarie.
Degli 830 alberghi che hanno aderito al bando la maggior parte sono grandi strutture ricettive.
"La realtà siciliana - si legge in una nota del Pd - , che l'assessore dimostra di conoscere poco, è costituita da moltissimi alberghi di piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare. Non solo, quindi, bed&breakfast e affittacamere, peraltro ingiustamente mortificati dall’assessore con la sua nota".
“Per queste tipologie di strutture – hanno spiegato Barbagallo e Siracusano - il bando non era appetibile e ciò perché fatto male e non tarato sulle diverse ed eterogenee realtà siciliane. Inoltre la nostra richiesta di contributo a fondo perduto, da erogarsi sulla variazione di fatturato tra l'anno 2019 e l'anno 2020, non era diretta al distratto assessore ma al governo regionale".
"Non vi confidiamo molto - hanno sottolineato - , e per questo il Pd Sicilia nei prossimi giorni sarà impegnato a sostenere questa proposta nel Parlamento Regionale”.
Per quanto riguarda il Governo nazionale, attaccato da Messina "per distrarre dalle inefficienze sue e di tutta la Giunta Musumeci, le imprese siciliane sanno bene che, sino a oggi, gli unici contributi arrivati sui conti correnti sono stati erogati proprio da Roma".
"Mentre Musumeci – ha tenuto a precisare Barbagallo - fino a ora ha prodotto solo l'imbarazzante vicenda del click day che, presentato come uno strumento salvifico, si è rivelato una mera elemosina”.
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