All'interno del
Decreto Lavoro approvato in Consiglio dei ministri lo scorso
1° maggio sono contenute importanti indicazioni per quanto concerne
il Bonus colf e badanti 2023, l'agevolazione relativa dalle spese per l'assunzione di addetti all'assistenza domestica.
Bonus colf e badanti 2023, in cosa consiste
La misura prevede un
esonero contributivo pari al 100% per tutti quei datori di lavoro domestico che decidono di assumere, con contratto a tempo indeterminato, figure come
colf e badanti per l'assistenza di
soggetti con età pari o superiore di 65 anni e con
dichiarazione di non autosufficienza.
Fino al 2022 i contributi assistenziali erano a carico del datore di lavoro e potevano essere detratti fino a un
massimo di 1.500 euro. Adesso, con l'approvazione del Decreto Lavoro, la norma prevede una soglia più alta,
fino a 3mila euro. Un valore praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno.
Bonus colf e badanti 2023, chi può chiederlo e chi no
Allo sgravio possono accedere anche quei datori di lavoro domestici che convertono il contratto del lavoratore da determinato a indeterminato nel corso del
triennio 2023-2025. L'esonero contributo - sottolinea la norma - è valido per
36 mesi, per la soglia di 3mila euro per ogni anno.
Va sottolineato, inoltre, che l'esonero contributivo disposto con il Bonus colf e badanti 2023 non può essere richiesto da quei datori di lavoro che assumono lavoratori con cui hanno
terminato un rapporto lavorativo da meno di due anni. Nulla da fare, poi, per quelle assunzioni che riguardano
parenti o
affini.
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