di Eloisa Bucolo
Tempo di potatura degli alberi a Catania?
Purtroppo no! Si tratta di un atto incivile, compiuto nei giorni scorsi, ad iniziativa di privati cittadini che hanno agito autonomamente, senza alcun rispetto per la Città e soprattuto senza alcuna autorizzazione del Verde Pubblico e dell'Amministrazione catanese.
La capitozzatura selvaggia ha riguardato gli alberi di Ficus in Via Alcide De Gasperi a Catania, zona del Rotolo, la cui chioma rigogliosa probabilmente ostacolava la vista panoramica del mare dei residenti.
Un gesto incivile e sconsiderato se si pensa all'opera di sensibilizzazione e sistemazione delle aree a verde che il Comune di Catania sta portando avanti negli ultimi anni, grazie anche alla collaborazione e all'intervento di Sponsor Privati.
Di qualche giorno fa era stata la notizia del rifacimento delle tre rotatorie della Circonvallazione adornate con piante che richiamavano i tre motivi a tema dell'Ulivo, del Pistacchio e degli Agrumi, simbolo del nostro territorio.
Inoltre, per garantire la buona funzionalità e il corretto utilizzo delle aree verdi pubbliche, l'Amministrazione catanese, su proposta e iniziativa del Servizio Tutela e Gestione del Verde Pubblico, ha redatto, con delibera n.21 del 06/08/2019, il "Regolamento del verde pubblico e privato della città di Catania.
Il documento contiene importati linee guida per indirizzare gli amministratori nelle scelte di pianificazione, programmazione e gestione del territorio e per fornire ai cittadini elementi di conoscenza e di rispetto verso questo importante bene comune.
Il regolamento, invita espressamente i cittadini, a"difendere il verde da qualsiasi azione che vada contro i principi di tutela ecologico-ambientale, biologica, paesaggistica, urbanistica ed estetica"(art 5) e vieta di "danneggiare, manomettere, tagliare, asportare le piante, quali alberi, arbusti, prati e piante da fiore, nonché terra o terriccio" (art.11).
Per ciò che concerne gli interventi di potatura, l'art 18 specifica che "devono essere effettuati rispettando, per quanto possibile, la ramificazione naturale dei singoli esemplari, interessando branche e rami di diametro inferiore a 10 cm (circonferenza minore di 30 cm), comportando, in ogni caso, una riduzione della chioma inferiore al 25%". Aggiungendo , inoltre, che "in casi eccezionali, laddove esistono condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica, l’intervento di potatura potrà interessare branche di diametro maggiore; la deroga in questi casi sarà decisa dal Servizio comunale competente a seguito di opportuna valutazione tecnica-agronomica".
Ricordiamo, infine, che il regolamento prevede altresì che ogni violazione e inosservanza delle norme è punita con le sanzioni amministrative pecuniarie, che, nello specifico possono variare, per divieti comportamentali e di utilizzo improprio degli spazi verdi da 25 a 150 euro e per la potatura di alberi da 80 a 480 euro.
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