L'Agenzia italiana del farmaco "ha deciso di procrastinare la seconda dose" dei vaccini a mRna "sia per motivi scientifici che per esigenze pratiche" ha chiarito il presidente dell'Aifa. "Almeno quattro studi britannici - spiega - dimostrano l'efficacia dei vaccini con questi tempi" di somministrazione "ma anche la presenza di anticorpi che neutralizzano il virus al suo ingresso".
"Ma per noi in Italia questa decisione è stata anche dettata da un motivo pratico - sottolinea -: è stato proprio il generale Figliuolo, dando una consistente accelerazione alla campagna vaccinale, a farci notare che spostando la seconda dose di 2 o 3 settimane avremmo avuto a disposizione tre milioni di dosi in più, da utilizzare per coprire la fascia più esposta che è quella fra 60 e 69 anni".
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