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Assistenza a casa in tilt, 200.000 anziani a rischio in Sicilia

Assistenza a casa in tilt, 200.000 anziani a rischio in Sicilia

Assistenza a casa in tilt, 200.000 anziani a rischio in Sicilia

E' un esercito di oltre 200 mila persone, sono affetti da problemi cronici di salute più o meno gravi e comunque tutti gestibili direttamente da casa. Parliamo degli anziani siciliani over 65 che, come sottolinea Claudio Barone, segretario generale della UilP Sicilia, oggi devono fare i conti con i pesanti deficit del sistema sanitario locale. "Si registrano grandissime difficoltà nel trovare assistenza socio-sanitaria a casa, sia perché le famiglie, vuoi per l’età media in rapida crescita vuoi per la migrazione dei giovani, hanno una minore disponibilità ad accudire gli anziani, sia perché il nostro sistema sanitario è strutturato soprattutto per le emergenze e le acuzie, e non per dare risposte in questo senso». Per questo motivo sette anziani su cento hanno rinunciato a esami specialistici e farmaci. Per motivi economici e per le lunghe attese.

Dito puntato verso legge del 2009

Una allerta suonata con dati Istat alla mano, da attenzionare proprio come verrà fatto, giovedì prossimo nel corso di un convegno organizzato dal sindacato. Si discuterà del tema insieme all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, partendo da un altro dato, estrapolato dall’Istituto di statistica: se in tutta Italia solo l’1,2% degli anziani può contare sulle cure domiciliari, nell’Isola l’asticella scende allo 0,7%, «praticamente nulla, mentre c’è da chiedersi per quanto ancora i nostri anziani riusciranno a condurre una vita normale in questa situazione». Ma come si è arrivati a tal punto? Barone punta il dito verso la legge promulgata nel 2009 dalla Regione per accedere al piano di rientro del deficit sanitario.

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