Coronavirus, in Sicilia sono bassissimi i contagi scolastici
Su 451.845, bambini che frequentano la scuola dell'infanzia, primaria, e di primo grado, 1838 sono risultati positivi al coronavirus. Una percentuale dunque estremamente bassa, che si attesta intorno allo 0,41 per cento.
La situazione epidemiologica nelle scuole siciliana, al due dicembre, è stata resa nota dall'ufficio scolastico regionale.
Il rapporto medio tra alunni positivi e classi con scolari positivi è dell'1,25%.
Il campione riguarda il 98% di 570 scuole finora rilevate.
Il rapporto medio alunni positivi/classi con alunni positivi analizza - dice l'ufficio scolastico - la distribuzione dei casi di positività degli alunni da Covid-19 tra le classi. In particolare più il rapporto è vicino al valore 1, più evidenzia una situazione con assenza di focolai (o cluster) o in cui, comunque, questi ultimi sono in numero molto limitato.
Intanto, in base all'ultimo bollettino, sono 1.294 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia, su 10.581 tamponi effettuati.
Sono 34 i decessi di persone positive, che portano il totale a 1.650.
Con i nuovi casi salgono a 39.780 gli attuali positivi, con un decremento di 49 casi.
In isolamento domiciliare sono 38.094 persone. I guariti sono 1.211.
Posti-letto Sicilia occupati al 36%, intensive al 26%
Nella settimana dal 25 novembre all'1 dicembre, in Sicilia, i posti-letto per malati di coronavirus occupati sono stati del 36%, quattro punti in meno della soglia di attenzione, mentre quelli di terapia intensiva si sono fermati al 26%, come in Sardegna, la soglia di attenzione è al 30% in questo caso.
I dati arrivano dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe di Bologna che analizza su scala nazionale anche il Trend di casi attualmente positivi, ricoveri con sintomi, terapie intensive e deceduti.
L'indice Rt passa all'1,01, mentre i casi sono aumentati del 95%.
Inoltre lo studio registra 427 positivi per 100mila abitanti, tra il 6 e il 28 novembre e ancora 372 ricoverati in più con sintomi e 90 ricoverati in più in terapia intensiva.
Palermo, aggressione nel Pronto soccorso
Inoltre ieri a tarda sera a Palermo i parenti di due pazienti hanno aggredito medici e infermieri del Pronto soccorso del Policlinico dopo essere stati lasciati fuori dall'area di emergenza come prevede il protocollo anti-covid.
La prima a non accettare le disposizione è stata una ragazza di 29 anni, scagliatasi contro l'infermiera incaricata del triage.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri ha iniziato a insultare e minacciare l'infermiera per il ritardo nell'accettazione del parente malato e poi l'avrebbe colpita quando le ha impedito di entrare nella zona emergenza.
La giovane è stata denunciata per minacce e lesioni.
Qualche ora più tardi un nuovo intervento dei Carabinieri: anche in questo caso il parente di un paziente ha protestato in modo veemente contro le nuove regole.
L'uomo, di 37 anni, lasciato in sala d'attesa, ha tentato di sfondare una delle porte scorrevoli che danno accesso all'area di emergenza.
Solo l'intervento dei militari ha permesso di riportare la calma.
Palermo, tredici multe
Sono state tredici le persone multate ieri a Palermo per il mancato rispetto delle norme anticovid. Una è stata denunciata.
Sono i numeri dei controlli effettuati dalle Forze dell'ordine coordinate dalla prefettura.
Alcune persone sono state trovate senza mascherina, altre non hanno rispettato le norme anti assembramento.
Su 10.800 esercizi commerciali controllati ne sono stati multati 27, 12 quelli chiusi per 5 giorni.
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