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Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi

Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi

Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi

Nel giorno della bocciatura della mozione di censura all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, è tornata a risalire la curva dei contagi da coronavirus in Sicilia, con un'impennata dei nuovi positivi che nell'ultimo bollettino, a fronte di 11.500 tamponi effettuati, sono risultati ben 1.768, dopo il considerevole decremento dei giorni scorsi. Sono aumentati anche i decessi nella nostra Isola, con altre 49 persone morte, per un numero complessivo delle vittime della pandemia che si attesta su 1.371, ben diverso, insomma, dalla situazione dell'inverno scorso. Morti tra i quali cominciano a esserci sempre più persone non anziane né affette da particolari patologie, come i due medici, marito e moglie, titolari di un laboratorio di analisi a Vittoria, nel Ragusano. Con i nuovi casi salgono a 38.508 gli attuali positivi con un incremento di 188. Di questi 1.798 sono i ricoverati, 26 in meno rispetto a ieri: 1.545 pazienti in regime ordinario e 253 in terapia intensiva, ancora 3 in più di ieri. In isolamento domiciliare sono 36.710 persone. I guariti sono 1.531. Sul fronte della distribuzione fra province Palermo fa registrare 516 casi, Catania 502, Ragusa 180, Messina 126, Trapani 116, Enna 109, Siracusa 82, Caltanissetta 80, Agrigento 57. Intanto dal monitoraggio della della Fondazione Gimbe di Bologna emerge che la Sicilia, fino a martedì, con il 29% sfiora ma non supera la soglia di saturazione dei ricoveri in terapia intensiva. Attualmente i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid-19 in Sicilia sono il 38%, la media del Paese è del 43%, sfora dunque il limite previsto del 40% della soglia di saturazione che si abbassa al 30% per le terapie intensive. La Procura di Palermo sta indagando su uno scambio di salme che sarebbe avvenuto all'ospedale Civico dove nei giorni scorsi ci sono stati diversi decessi per covid. I corpi sono stati restituiti alle famiglie per la sepoltura. Ieri, però, l'agenzia funebre contattata dai familiari di una delle vittime, che avrebbe dovuto portare la salma al cimitero di Messina, si è accorta di aver preso il morto 'sbagliato'. L'ipotesi su cui lavorano i magistrati è che ci sia stato un errore nell'apposizione delle targhette coi nominativi dei defunti. I Carabinieri stanno sentendo i parenti dei pazienti deceduti e verosimilmente dovrà essere disposta la riesumazione dei cadaveri tumulati per errore.

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