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Coronavirus, nuova impennata della curva dei contagi in Sicilia

Coronavirus, nuova impennata della curva dei contagi in Sicilia

Coronavirus, nuova impennata della curva dei contagi in Sicilia

Ieri, nel giorno in cui in Sicilia è scattata la zona arancione, nell'Isola si è nuovamente impennata la curva dei contagi: sono stati, secondo il bollettino di ieri, ben 1.423, ossia cento in più rispetto al giorno precedente. Molto preoccupante anche il numero dei morti: 34 che vanno ad aggiungersi ai 25 del giorno precedente. Un'impennata considerevole se pensiamo che, in tutto il periodo della pandemia, i decessi sono stati 628. In due giorni il 10% dei morti della pandemia Negli ultimi due giorni, insomma, i morti registrati in Sicilia sono stati il dieci per cento del totale dell'intera pandemia. Lieve incremento, invece, nei ricoveri ordinari e quelli in terapia intensiva, rispettivamente 1.157 e 159. Palermo, focolaio in Rsa, Cgil, intervenga l'Asp E per il nuovo focolaio nell'Istituto geriatrico siciliano-Sereni Orizzonti, a Palermo, dove sono risultati positivi operatori e pazienti. la Fp Cgil Palermo ha chiesto un immediato intervento dell'Asp. "Questa situazione, drammatica e in evoluzione - hanno scritto i sindacalisti Giovanni Cammuca e Michele Morello - , va bloccata prima possibile per evitare che si possa estendere ancora di più". Test rapidi in trenta città Test rapidi per il covid-19 saranno infatti effettuati nei prossimi giorni a chi ne farà richiesta nei drive-in delle maggiori città siciliane. Dopo l'esperienza delle isole minori e della Fiera del Mediterraneo a Palermo, prosegue così la campagna di monitoraggio sulla popolazione della Sicilia promossa dall'assessorato regionale alla Salute, su suggerimento del Comitato tecnico scientifico, in collaborazione con le Asp, con Anci Sicilia e le amministrazioni locali. Oggi e domani, in oltre venti centri con popolazione superiore ai 30mila abitanti, verrà allestita una trentina di drive-in e nei prossimi giorni si aggiungeranno altre città e saranno presentate altre modalità di accesso alla campagna per lo screening gratuito. Protesta di cento esercenti a Palermo Intanto da ieri in Sicilia sono scattate le restrizioni previste per la zona arancione, che riguardano gli spostamenti verso altre Regioni e anche tra i Comuni, se non per precisi e giustificati motivi, ma sopratutto la chiusura di bar e ristoranti a eccezione della vendita per asporto e a domicilio. In città 321 contagiati in un giorno Un centinaio di esercenti ha manifestato a Palermo davanti alla sede del governo regionale, al grido di "Basta con questi provvedimenti, siamo disperati". Intanto proprio Palermo guida la classifica dei nuovi contagiati del bollettino di ieri con 321, seguita da Catania con 292, da Ragusa con 292, e da Messina con 157. Continuano le polemiche politiche Una situazione drammatica, mentre continua la polemica politica sulla Sicilia zona arancione, con un attacco frontale del capogruppo del Pd all'Ars Giuseppe Lupo all'assessore alla Salute Ruggero Razza che, "da buon discepolo di Musumeci, si è iscritto al club dello scaricabarile: gli ricordiamo che è lui l'assessore alla Salute e nei mesi scorsi avrebbe dovuto riorganizzare la rete sanitaria e ospedaliera in vista della seconda ondata covid-19". "E soprattutto è lui - ha aggiunto - che invece di gridare a un fantomatico complotto politico dovrebbe individuare ed applicare una serie di misure urgenti per fare uscire la Sicilia dalle aree arancioni: potenziamento delle terapie intensive, aumento del numero dei tamponi, rete per il tracciamento di coloro che hanno avuto contatti con positivi". "In un momento delicato come questo - ha concluso - accusare gli altri delle proprie incapacità è da irresponsabili".

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