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Coronavirus, Sicilia oltre quota mille, potenziati i test

Coronavirus, Sicilia oltre quota mille, potenziati i test

Coronavirus, Sicilia oltre quota mille, potenziati i test

La Sicilia, secondo il bollettino diffuso ieri sera, ha superato la quota psicologica dei mille nuovi positivi e la Regione ha annunciato che intende potenziare lo screening sulla popolazione estendendo l'esperimento dei tamponi rapidi con il sistema del drive in sperimentato a Palermo.

Per l'esattezza sono 1.095 i nuovi positivi al Covid-19 registrati su 8.547 tamponi effettuati; 16 i decessi, che portano il totale a 518.

Un dato, quello dei nuovi positivi, che procede parallelamente all'incremento dei tamponi per le azioni di tracciamento e testing condotte nel territorio siciliano, come vengono commentati i numeri del bollettino dalla Presidenza della Regione.

 

Il drive in esteso da Palermo ad altre zone

"Nei prossimi giorni - si legge in una nota -, anche in altre località della Sicilia, verrà replicata l'esperienza del drive in con tamponi antigienici organizzata alla Fiera di Palermo".

Ieri a Palermo, dalle nove alle quattordici, su 811 tamponi rapidi eseguiti, sono stati individuati 84 asintomatici risultati positivi, che hanno effettuato immediatamente dopo il tampone molecolare.

Su 2.995 test eseguiti in due giorni e mezzo i positivi asintomatici sono risultati essere 255, circa il nove per cento.

"E' un valore enorme - ha spiegato Renato Costa, commissario dell'emergenza covid a Palermo che coordina le operazioni, d'intesa con Asp e Comune -, che ci dà importanti indicazioni. Ricerchiamo il positivo asintomatico e lo isoliamo. Soggetti che avrebbero potuto circolare liberamente senza avere la consapevolezza della loro positività e dunque capacità di trasmissione del virus".

"C'è grande soddisfazione per il riscontro avuto, ringrazio tutti per la comprensione anche per i momenti in cui si sono create delle criticità - ha aggiunto il direttore generale dell'Asp Daniela Faraoni - tutta la mia ammirazione e stima per gli operatori".

Il test proseguirà tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle nove alle sedici mentre la domenica e i festivi si chiuderà alle quattordici.

Per ottimizzare e velocizzare le operazioni si chiede agli utenti di presentarsi muniti del foglio di consenso informato stampato, compilato e firmato.

 

Zone rosse a Vittoria e Centuripe

Intanto sono state proclamate due nuove zone rosse in Sicilia, i Comuni di Vittoria, in provincia di Ragusa, dove i positivi sono circa cinquecento, e Centuripe, nell'Ennese, al confine con la provincia di Catania.

L'ordinanza resterà in vigore da domani al dieci novembre.

L'importante mercato ortofrutticolo di Vittoria mantiene la propria piena funzionalità.

Con riferimento al ciclo della filiera agroalimentare e ortofrutticola e, in genere, all'organizzazione delle attività mercatali, l'Azienda sanitaria provinciale di Ragusa dovrà intensificare i controlli per la prevenzione e il contenimento del contagio.

 

A Vittoria elezioni comunali tra pochi giorni

Ci sarà anche da decidere - ma dovrà farlo il Governo nazionale - se rinviare le elezioni comunali a Vittoria, previste tra pochi giorni. Un'eventualità questa già sollecitata nei giorni scorsi da alcune forze politiche come il M5s e anche da uno dei candidati a sindaco.

 

Indagine sulla morte del giornalista Molè

Nell'ospedale Guzzardi di Vittoria, intanto, è stata sequestrata dalla magistratura la salma del giornalista Gianni Molè, morto di coronavirus.

L'indagine, condotta dai carabinieri, è stata avviata dopo un esposto dei familiari nel quale viene richiamata la mancanza di criticità dei dati clinici al momento del ricovero all'inizio della settimana scorsa.

La condizioni di Molè, 61 anni, si sono poi aggravate dopo una sosta nell'area grigia dell'ospedale, tanto che i medici hanno poi deciso di intubare il giornalista.

Dopo cinque giorni Molè è morto.

 

Acireale, i sindacati, ospedale non attrezzato

Intanto la segreteria provinciale della Fials di Catania ha segnalato "momenti di forte disagio e difficoltà nell'ospedale Santa Venera di Acireale dopo l'arrivo di una decina di ambulanze con pazienti affetti da coronavirus dalla Rsa di Mirabella Imbaccari".

Secondo il sindacato, infatti, "l'ospedale non è ancora attrezzato per accogliere pazienti che hanno contratto il virus e la prevista trasformazione in ospedale covid non è ancora avvenuta".

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