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Grandi ospedali siciliani senza dirigenti

Grandi ospedali siciliani senza dirigenti

Grandi ospedali siciliani senza dirigenti

Ancora nessuna nomina regionale, nessun provvedimento per la nuova dirigenza delle aziende sanitarie i cui direttori generali sono scaduti improrogabilmente ieri. Nessuna notizia, anche se  un provvedimento, nella logica,  è atteso nelle prossime ore per definire i nuovi assetti delle macchine operative di ospedali anche grandi come quelli catanesi di Cannizzaro e Garibaldi.

Ieri, sino a tarda sera, l'assenza di novità ha spinto alcuni direttori generali ad anticipare provvedimenti che senza la nuova nomina a commissari non potrebbero approvare a partire da oggi. Inoltre se questa mattina dovesse rendersi necessaria la firma di un qualsivoglia documento anche urgente nessun direttore in scadenza sarebbe legittimato a poter prendere decisioni. Insomma in molte strutture sanitarie di grande livello e grandezza c'è nei fatti una paralisi della gestione amministrativa e direzionale che speriamo duri poco perché altrimenti diventerebbe un paradosso.

Una "vacatio" paradossale

L'atteso decreto dell'assessorato regionale alla Salute non dovrebbe riservare grandi novità, anche se i possibili colpi di mano sono dietro l'angolo. Va detto che alcuni mesi fa l'Ars ha respinto al governo Musumeci, la possibilità di procedere con nuove nomine manageriali nel periodo definito "semestre bianco", cioè in prossimità dell'avvio della campagna elettorale e le elezioni per il rinnovo dell'assemblea e del governo. In quel giorno, l'Aula approvò un emendamento anche con i voti di una parte della maggioranza che fa anche capo a Micciché, acerrimo rivale del governatore.

Provvedimento atteso in giornata

A questo punto il provvedimento dovrebbe riconfermare gli attuali direttori in scadenza, ma con la qualifica di commissari.

Ci sono però alcuni segnali che potrebbero far prevedere a più di un cambiamento nello scacchiere delle nomine commissariali. Nei primi giorni di aprile l'assessorato, attraverso il direttore Mario La Rocca ha trasmesso una nota ai direttori  dandogli tempo 20 giorni per presentare una relazione sui risultati conseguiti. Alcuni esponenti di opposizione hanno considerato questo provvedimento, di solito di routine, come un segnale per la possibile sostituzione di alcuni direttori in scadenza con altri commissari. Circola ancora la voce che a Messina potrebbe andare all'Asp a scavalco l'attuale direttore generale del Policlinico di Catania, Sirna, il  cui mandato non è ancora in scadenza.

Voci di possibili cambiamenti

Scade invece a giugno il contratto del direttore generale dell'Asp Catania, Maurizio Lanza, anche lui dato tra i possibili partenti perché non sarebbe su posizioni dell'assessore regionale Ruggero Razza. Lanza avrebbe detto ai suoi più stretti collaboratori che nell'ipotesi in cui non dovesse restare soddisfatto della sua nomina futura  potrebbe optare per tornarsene al Comune di Catania dove ha vinto un concorso per dirigente, che lui conosce perfettamente per essere stato direttore generale ai tempi della sindacatura di Raffaele Stancanelli.

Voci di possibili cambiamenti dell'ultima ora potrebbero riguardare anche l'Asp di Palermo dove al momento c'è il direttore Daniela Faraoni che sarebbe più vicina alla corrente di Micciché che a quella del presidente, ma queste ultime  sono soltanto indiscrezioni.

Giuseppe Bonaccorsi

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