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Sicilia zona arancione, contagi su, ecco i 61 comuni a rischio

Sicilia zona arancione, contagi su, ecco i 61 comuni a rischio

Sicilia zona arancione, contagi su, ecco i 61 comuni a rischio

I contagi costantemente in aumento, così come le ospedalizzazioni. In Sicilia la situazione covid è "sotto controllo", come dice il governatore Musumeci, ma tutti hanno nella mente cosa successo lo scorso anno, quando nonostante moltissimi giorni praticamente in lockdown e con restrizioni dure, i contagi aumentarono a dismisura.

Non dovrebbero esserci ulteriori restrizioni, nè da parte della Regione nè da parte di Roma, ma una cosa è certa: molti, moltissimi comuni le rischiano.

La zona arancione

La scorsa settimana i comuni a rischio erano 27. Ora, nel periodo tra il 6 e il 12 dicembre, sono saliti a 61 comuni i centri con un tasso d’incidenza superiore a 250 nuovi casi per 100.000 abitanti. Sotto la mappa della città a rischio con la relativa incidenza.

San Michele di Ganzaria, nella provincia di Catania, e Itala, nel Messinese, sono già in “zona arancione”. Disposta anche la prosecuzione delle misure restrittive anti-Covid (sempre fino al 20 dicembre) per un altro comune etneo: Militello in Val di Catania. Castrofilippo, nell'Agrigentino, potrebbe entrarci ad ore, anche per richiesta del proprio sindaco, vista che la situazione è molto peggiorata nelle ultimi 48 ore. I comuni con l'incidenza più alta sono Roccamena e Petralia Soprania (Nel Palermitano), Marianopoli e Delia (Nel Nisseno)

L'epidemia in Sicilia

Sono stati 6.168 i nuovi casi registrati nella settimana appena trascorsa, tra il 6 ed il 12 dicembre, con una sensibile ripresa della crescita dell’incidenza sul territorio regionale, pari al 30 per cento rispetto alla settimana precedente.L’incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 127 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il rischio più elevato, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Caltanissetta (192,64/100.000 abitanti), Messina (173,8), Catania (162,2) e Trapani (159,7).Il trend in incremento si è manifestato in tutte le fasce d’età, ma quelle che hanno continuato a sostenere la curva epidemica si collocano tra i 6/10 anni (295/100.000) e 11/13 anni (258,7/100.000) con un’incidenza più che doppia rispetto alla media della popolazione generale. In aumento, anche, il numero dei focolai che sono passati dai 1.881 della settimana precedente agli attuali 2.109.

In ospedale

L’andamento dei contagi si è accompagnato anche ad un incremento di nuove ospedalizzazioni (263) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. Il 78% dei soggetti attualmente ospedalizzati sono non vaccinati o non hanno completato il ciclo di vaccinazione.Dal punto di vista delle strategie vaccinali, da realizzarsi attraverso la mobilitazione di tutte le strutture del SSN e dei medici di medicina generale, nonché pediatri di libera scelta, oltre che attraverso le istituzioni locali e i comuni, è necessario adottare interventi utili a raggiungere quanti non hanno ancora aderito alla vaccinazione e intensificare la somministrazione delle dosi addizionali (dosi booster).Nella settimana in esame (8-14 dicembre) continua a registrarsi un incremento delle dosi aggiuntive/booster mentre si evidenzia un decremento nelle prime dosi rispetto alla settimana precedente (-10,13%). Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 663.925. I vaccinati con almeno una dose si attestano all’83,63% del target regionale, gli immunizzati all’80,95%. Il 16,37% del target resta ancora da vaccinare.

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