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Palermo, cinquanta mln di euro per la depurazione in 31 centri

Palermo, cinquanta mln di euro per la depurazione in 31 centri

Palermo, cinquanta mln di euro per la depurazione in 31 centri

L’Amap ha indetto una gara europea da cinquanta milioni per affidare per due anni la gestione di 35 impianti di depurazione di acque reflue in 31 comuni della Città Metropolitana. L’impresa che si aggiudicherà l’appalto dovrà curare la conduzione, la sorveglianza, il controllo e la manutenzione degli impianti in quasi tutta la provincia di Palermo, tranne quelli del capoluogo e di alcuni Comuni che resteranno a gestione interna.

La società di via Volturno (controllata da 44 Comuni soci dell’area metropolitana, fra i quali il capoluogo che è anche socio di maggioranza) manterrà il controllo e la gestione degli impianti, avvalendosi unicamente degli esterni per servizi tecnici. Gli impianti servono una popolazione residente di circa duecentomila abitanti, con picchi di duecentottantamila nei periodi estivi conteggiando i villeggianti nei centri costieri e balneari. I comuni interessati sono: Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Baucina, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Casteldaccia, Cefalà Diana, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Corleone, Giuliana, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Partinico, Piana degli Albanesi, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Sciara, Ventimiglia e Vicari.

L’amministratore unico dell’Amap, Alessandro Di Martino, ha spiegato perché il bando non si limita al semplice affidamento di un servizio: “Servirà anche a programmare e pianificare con adeguate priorità tutti gli interventi futuri dell’azienda nel delicato settore della depurazione. Così come per il settore idrico-potabile, ci siamo dati, infatti, una prospettiva temporale di almeno vent’anni per la costruzione di un sistema integrato in grado di rispondere in modo efficiente ed efficace ai cambiamenti in atto sul piano ambientale e climatico”.

“Oltre che della manutenzione ordinaria e straordinaria – ha confermato una nota dell’Amap - la ditta vincitrice sarà infatti responsabile della redazione di un piano di sorveglianza e controllo che si avvalga di tecnologie digitali per garantire il monitoraggio costante della qualità di esercizio, per la prevenzione dei disservizi e per l’efficienza continua degli impianti. Nel corso del biennio, l’impresa aggiudicatrice dovrà anche produrre un Piano degli interventi per la messa in sicurezza del ciclo di trattamento, un documento fondamentale che servirà all’Amap per la pianificazione futura di ogni ulteriore investimento e intervento, individuando le priorità e gli interventi più urgenti”.

“Anche se l’importo complessivo impegnato dall’azienda è di cinquanta milioni - prosegue la nota - a essere soggetta a un ribasso d’asta sarà solo la quota di 36 milioni relativa a una parte dei lavori e servizi. Non saranno infatti ammessi ribassi per i costi del personale e della sicurezza sul lavoro e per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti prodotti, classificati come industriali altamente inquinanti. La gara sarà aggiudicata con il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Non sarà quindi solo il ribasso sulla base d’asta da 36 milioni a determinare la scelta del vincitore ma saranno anche altri parametri legati alla qualità delle soluzioni tecniche proposte, nonché la previsione di soluzioni di lungo termine anche per l’abbattimento dei consumi e dei costi di gestione”.

“Per l’Amap – ha concluso Di Martino - si tratta di uno dei più grossi investimenti inseriti nel piano industriale e dal bilancio pluriennale, che ha complessivamente previsto interventi per oltre seicento milioni, per i quali si ricorrerà ai fondi del Pnrr, del Cipe e a risorse interne”.

Per partecipare alla gara “gli operatori economici interessati - si legge nel bando -, dovranno far pervenire tutta la documentazione richiesta, esclusivamente per via telematica attraverso il sistema, in formato elettronico, sottoscritta con firma digitale, entro il termine perentorio delle ore 8 del 21 aprile 2022”.

Passo di Rigano, pronti 5,9 milioni

PALERMO – Intanto è in corso una nuova gara del commissario unico per la Depurazione. Sul portale di Invitalia, Centrale di committenza della Struttura commissariale, è stata infatti pubblicata la procedura per affidare i lavori di razionalizzazione della fognatura nella zona compresa tra la via Castellana e il canale Passo di Rigano del capoluogo siciliano.

L’importo totale dell’appalto, compresi gli oneri per la sicurezza e per l’applicazione del protocollo Covid-19 non soggetti a ribasso, è di 5,9 milioni di euro. L’intervento prevede la realizzazione di collettori fognari e altri manufatti a corredo per intercettare le acque reflue in diverse vie nel quartiere alla periferia Ovest di Palermo permettendo in tal modo l’eliminazione degli scarichi nel Canale Passo di Rigano.

L’intervento rientra tra i 13 previsti nell’agglomerato di Palermo (due terminati e sei con lavori in corso, di cui quattro in via di ultimazione) dal commissario unico Maurizio Giugni per superare l’infrazione comunitaria scaturita in sentenza di condanna nei confronti dell’Italia (C-251/17) al pagamento di una sanzione pecuniaria.

“Un ulteriore passo in avanti – ha spiegato Riccardo Costanza, sub commissario alla Depurazione – verso il completamento del sistema fognario-depurativo della città, che permetterà di riportare alla sua originaria funzione il Canale Passo di Rigano”.

“Apprendiamo con piacere – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo - del nuovo lavoro che sta portando avanti il commissario Giugni per Canale Passo di Rigano. Si va verso il completamento dei lavori eseguiti dalla struttura commissariale nella nostra città”.

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